Pace fiscale, Crippa ribadisce l’emergenza: “Non è un condono, ma un aiuto per gli italiani”

Uno dei temi sui quali le diverse fazioni politiche stanno dibattendo in questi giorni è quello relativo alla pace fiscale, invocata ancora una volta a gran voce da Matteo Salvini.

Il Vicepremier e leader della Lega nelle scorse ore ha, infatti, sottolineato come, secondo lui, sia arrivato il momento per “una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti”.

Un’azione necessaria per Salvini e che porterebbe benefici a chi ha delle pendenze di entità contenuta con il fisco, ma non a chi avrebbe evaso con la precisa intenzione di non pagare le tasse.

Una tematica che, da sempre, vede contrapporsi centrodestra e centrosinistra, come dimostra anche l’ultimo attacco da parte di Carlo Calenda proprio a Salvini.

Pace fiscale, Crippa risponde all’opposizione: “Vive in un altro Mondo”

A sposare il messaggio espresso per l’ennesima volta alla stampa da Matteo Salvini è il deputato della Lega Andrea Crippa:

“L’opposizione vive in un altro Mondo. La pace fiscale non è un condono e non è un premio per chi evade. La nostra è una proposta di buonsenso per tanti italiani che oggi hanno un contenzioso di 30.000 euro con l’Agenzia delle Entrate. In questo modo, lasciamo loro la possibilità di vivere e lavorare. Uno Stato serio deve tendere una mano a queste persone”.

Fermato dai cronisti all’esterno di Montecitorio, Crippa ha poi proseguito:

“La pace fiscale è un’emergenza e penso che lo Stato e il Governo debbano mostrarsi vicini alle persone. Ha fatto bene Salvini. Se Giorgetti è favorevole? È iscritto alla Lega dal 1992 e sono sicuro che sia entusiasta”.

Lupi: “Pace fiscale non è priorità, precedenza a riforma del fisco”

Sempre di pace fiscale in un punto stampa fuori Montecitorio ha parlato anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati.

“Prima di parlare di pace fiscale, va approvato il disegno di legge della riforma fiscale. La pace fiscale è un tema che non si pone oggi. La priorità è di riformare il fisco. Il messaggio che dobbiamo dare è chiaro: le tasse devono essere pagate, ma devono essere giuste”.

Lupi ha poi parlato anche del disegno di legge a firma di Carlo Nordio:

“Il Parlamento approvi rapidamente il disegno di legge Nordio. Dall’abolizione dell’abuso di ufficio alla riforma del traffico di influenza e alla segretezza dell’avviso di garanzia, queste sono riforme indispensabili. Sul resto ci confronteremo”.

Il deputato di Noi Moderati ha aggiunto:

“Marina Berlusconi ha posto un tema da imprenditrice e figlia. La riforma della giustizia è fondamentale per costruire un’Italia diversa. Sul concorso esterno in associazione mafiosa bisogna aprire un confronto. Oggi la priorità è la riforma Nordio”.

Le dichiarazioni di Malan

Di pace fiscale ha parlato anche Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, a margine della conferenza presso la Camera dei Deputati sul del convegno “Parlate di Mafia” in programma a Palermo il 21 luglio. “Non sono le annunciazioni di azioni e di problemi che diventano programma di governo. Le proposte di legge si discutono con un testo, annunciare che ci sono aziende e cittadini che non possono pagare è un fatto, dopodiché studiare le eventuali misure quando ci sarà una proposta se ne parlerà. La semplice enunciazione è diritto di farla come di non farla. Coloro che oggi sono all’opposizione a loro tempo hanno approvato una norma per cui un miliardario veniva in Italia e pagava 100mila euro di imposte e basta, per cui non ci preoccupa il pulpito da cui viene la predica. Non pensiamo di condonare a nessuno le tasse che ha evaso, se ci sono situazione diverse si esamineranno le proposte, sia a livello parlamentare che a livello di coalizione“.

Le parole di Foti

Sulla stessa tematica è intervenuto anche Tommaso Foti: “In genere si parla di atti che esistono, di buone intenzioni è lastricata la via dell’Inferno. Non c’è nessun fastidio ma nel momento in cui arriveranno delle risposte le si guaderanno per quelle che sono. Se si vuole c’è il consiglio dei ministri per discuterne e c’è il Parlamento per farlo. Ovvio che nell’ambito dell’autonomia delle forze politiche c’è la possibilità di lanciare un’idea, ma dall’idea all’atto c’è sempre una certa elaborazione“.

Impostazioni privacy