Open, Conte: “Nessun dissidio, astensione tecnica”

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A margine dell’assemblea nazionale, in svolgimento a Palazzo Rospigliosi a Roma, Giuseppe Conte ha risposto alle domande della stampa. “Come M5s siamo sempre convinti che i politici non debbano avere privilegi, devono essere come i cittadini comuni e rispondere nei processi. All’interno del Movimento non c’è stato alcun dissidio perché quella su Renzi è stata una votazione improvvisa quando ancora si chiedeva di acquisire tutti i decreti del tribunale e, quindi, c’è stata un’astensione tecnica perché non si poteva valutare il merito. Questo non significa che i nostri principi sono cambiati“, ha spiegato, riferendosi alla votazione su Open.

Quirinale, Conte: “Con Letta ancora non iniziato ragionamento su candidato, prima la manovra”

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Conte ha parlato anche dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica. “Per il Quirinale bisogna aprire un confronto con le altre forze politiche per raggiungere il risultato di condividere un candidato o candidata. I parlamentari, rappresentando i cittadini, più convergono verso una figura e più sarà possibile dire che avremo una figura che rappresenti tutti gli italiani. Con Letta non abbiamo ancora iniziato a ragionare sui candidati perché abbiamo come priorità, oggi, approvare la legge di bilancio. Subito dopo discuteremo del candidato“, ha concluso.

Sciopero, Conte: “C’è malessere diffuso in Italia. Prossima settimana vedrò sindacati”

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Infine, Conte ha affrontato il tema dello sciopero generale di oggi (giovedì 16 dicembre). “La viceministra Todde ha preparato delle misure per contrastare la delocalizzazione selvaggia che non significa punire gli imprenditori. Dobbiamo evitare che i nostri lavoratori vengano licenziati con messaggi, ma allo stesso tempo evitare che le grandi aziende, una volta presi i finanziamenti dello Stato, decentrino le loro attività produttive fuori dall’Italia. Il tema delle delocalizzazioni, però, deve essere affrontato a livello europeo. Se lo sciopero di oggi possa portare ad uno scollamento Paese? Mi auguro di no, ma c’è un malessere diffuso che non si può sottovalutare. Con queste persone bisogna dialogare perché la questione sociale è importante. Per questo incontrerò la settimana prossima i sindacati per capire le loro ragioni e mantenere aperta una finestra di dialogo“, ha concluso Conte.

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