Open Arms, le reazioni politiche:
per Salvini è un “processo surreale”

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, entra in Senato poco prima della discussione e della votazione sull’autorizzazione al suo processo per il caso Open Arms. A chi gli chiede se è preoccupato, l’ex ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio, risponde: “No, no, sono tranquillo. L’unica difficoltà sarà spiegare ai miei figli che papà non è un delinquente ma ha semplicemente fatto il suo dovere. Poi chiedete al PD e al Movimento 5 Stelle se ritengono normale attaccare gli avversari per via giudiziaria. Io ho sempre attaccato Monti, la Fornero, Renzi; però con idee, con una battaglia politica. Questo è un presunto processo surreale: una nave spagnola che raccoglie migranti in acque libiche e vuole arrivare in Italia? È l’assurdo dell’assurdo. La mia dignità non ha prezzo, se mi costa un processo vado a processo”.

Open Arms e non solo: per Salvini “se torna emergenza Covid la coscienza sporca sarà di altri”

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A proposito di migranti, Matteo Salvini torna sulla vicenda dello sbarco degli immigrati tra Lampedusa e Porto Empedocle. “Siamo alla follia di un rinnovo dello stato di emergenza senza un’emergenza a carico degli italiani con migliaia di sbarchi in pochi giorni, nessun controllo sanitario, centinaia di clandestini potenzialmente infetti sparsi per l’Italia, quindi se tornerà qualche problema legato al virus la coscienza sporca sarà dei signori che stanno facendo sbarcare questi soggetti. Ma questa è una bella giornata, vado a testa alta in Senato. Ad aver vergogna sono altri”.

Renzi: “Voteremo sì, ma la responsabilità fu di tutto il Governo”

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“Noi voteremo a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti Salvini”. Matteo Renzi spariglia le carte e in aula annuncia che Italia Viva dirà sì al processo per Matteo Salvini, accusato nell’ambito della vicenda Open Arms di plurimo sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver bloccato lo sbarco dei migranti a bordo della nave della ong spagnola quando era ministro dell’Interno. Renzi, anche in questo caso ago della bilancia per avere i numeri al Senato, prima sposava una linea garantista spiegando di volere prima “leggere le carte”.

Poi, la svolta dell’ultimo minuto: “Noi dobbiamo rispondere alla domanda non se Salvini ha commesso reati o no”. Pur riconoscendo che la responsabilità della decisione di Salvini fosse di tutto il Governo, per Renzi “l’interesse pubblico non c’è nel tenere un barcone lontano dalle coste” e aggiunge che “se ci fosse una richiesta di autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dei Trasporti, anziché l’ex ministro degli Interni, voteremmo allo stesso modo. Bloccare un barcone è una valutazione politica”.

Open Arms, Toninelli: “Silenzio miglior risposta possibile”

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A Matteo Renzi non ha voluto rispondere Danilo Toninelli, senatore del Movimento 5 Stelle, uscendo dal Senato. “Ogni tanto dicono che il silenzio sia la miglior risposta che possa esserci. A quello che ha detto Renzi rispondiamo così“, le sue parole.

Open Arms, Richetti: “Deve rispondere l’intero Governo cui Salvini faceva parte”

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“Io non sono come il Partito Democratico. Io se sostengo una tesi la sostengo per coerenza. Non credo ci siano elementi di accanimento su Salvini. Su questa vicenda c’è un’evidente collegialità. Deve rispondere l’intero Governo cui Salvini faceva parte”. Lo ha detto Matteo Richetti, senatore di Azione, entrando in Senato prima della discussione.

Bonino: “Processo lungo? Non solo per Salvini”

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Favorevole al processo per Matteo Salvini la leader di +Europa, Emma Bonino. “Penso che Salvini avrà tutte le possibilità di difendersi nel processo. D’altra parte, lui stesso ha detto ‘processatemi subito, così processerete il popolo italiano’. Come megalomania non c’e’ male. Ma non sarà il Senato lo scudo dal processo“, le sue parole. A chi fa notare che “il processo sarà lungo”, Bonino risponde: “Non lo è solo per Salvini: i processi sono lunghi anche per milioni di cittadini“.

Bongiorno: “Voto politico ha esito scontato”

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Di diverso avviso, ovviamente, la senatrice della Lega, Giulia Bongiorno. “Se la domanda di autorizzazione a procedere non fosse stata solo per Salvini ma anche nei confronti degli altri ministri e nei confronti del Premier l’esito sarebbe stato diverso. Nel momento in cui si vota esclusivamente in base a ragioni politiche è chiaro che l’esito è scontato“, le sue parole.

Morra: “Situazione diversa dalle precedenti”

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Sulla questione è intervenuto anche il senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, che l’ha definita “anomala”. “Il sottoscritto ha sempre assunto una posizione contraria. Dovevamo combattere l’authority anche ribadendo il principio per cui ci si difende nel processo e mai dal processo. Il Movimento ha sottoposto la questione al voto e ho rispettato il volere della maggioranza. Adesso si è prospettata una situazione diversa e forse lo si è compreso. Perché bisogna attendere la maturazione dei tempi“, il suo parere.

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