Caso Morisi, un cordone della polizia separa Salvini dai cronisti – VIDEO

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Si è chiusa davanti all’ospedale Niguarda di Milano la campagna elettorale della Lega a sostegno della candidatura di Luca Bernardo come sindaco nel capoluogo lombardo. Le vicende di Luca Morisi, ex capo della ‘Bestia’, sembrano però aver scosso profondamente la Lega e il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. Tanto che, a differenza del solito, al termine del comizio il leader leghista ha preferito proteggersi dietro un lungo cordone della polizia piuttosto che rispondere alle domande dei giornalisti presenti. I cronisti di fatto non hanno potuto raggiungerlo.

Come noto, Morisi, ex ‘guru’ social della Lega è indagato per cessione di sostanze stupefacenti dalla Procura della Repubblica di Verona. La notizia, ripresa ieri mattina dai media, segue di pochi giorni quella dell’addio dal ruolo di capo della comunicazione social di Salvini. “Per questioni familiari”, aveva fatto sapere Morisi, senza aggiungere altri dettagli.

Caso Morisi, le parole di Salvini

Ieri, invece, è arrivata la notizia del fascicolo aperto dal pm Stefano Aresu. Ad accusarlo sono tre ragazzi che sostengono di aver comprato della droga liquida proprio dall’ex spin doctor leghista. Nelle scorse settimane, inoltre, i carabinieri hanno perquisito la cascina di Morisi a Belfiore, nel Veronese, trovando – scrive l’Ansa – anche una piccola quantità di cocaina compatibile con l’uso personale.

Già ieri mattina Salvini si schierato a sostegno di Morisi. “Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto – ha scritto il segretario del Carroccio su Facebook -. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre”.

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