Meloni alla Camera: “No al Mes, è sottomissione alla Germania”

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Parole severe quelle che Giorgia Meloni destina al premier Giuseppe Conte dai banchi di Montecitorio. La leader di Fratelli d’Italia inquadra infatti il lavoro del governo e esprime il suo giudizio, estremamente negativo, sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio Ue.

Meloni e i consigli a Conte

Quello che lei si trova a maneggiare per capriccio della storia è il destino dell’Italia e in parte dell’Europa – attacca Meloni –. Questo richiede una grande responsabilità. Abbiamo provato a darle buoni consigli e abbiamo avuto ragione molte volte, perché raccontiamo le cose per quello che sono. Sostenevamo che l’Europa dovesse stanziare per l’emergenza Coronavirus almeno 1000 miliardi di euro, quando molti in quest’aula la ringraziavano per aver concesso miseri 200 milioni. Invocavamo un intervento della Banca Centrale Europea perché comprasse illimitatamente titoli di stato. Lo stavano facendo le banche centrali di tutto il mondo. E nel frattempo molti in quest’aula si sbracciavano per difendere Christine Lagarde“.

Quindi una risposta diretta alle comunicazioni di Conte. “Non sono d’accordo con quello che dice: i fondi europei sono in alto mare. Se volessimo dire la verità a noi stessi e agli italiani diremmo questo. Perché questo dicono i fatti“, è l’affondo di Giorgia Meloni.

Il rinnovato “no” al Mes

Da Fratelli d’Italia arriva un ulteriore “no” a proposito di una decisione nota ormai da settimane, se non mesi. “Io sul Mes non ho cambiato idea e annunciamo voto contrario sulla risoluzione del collega Magi – sono le parole della Meloni –. La Germania si è tolta i panni del poliziotto cattivo, ha fatto fare il lavoro sporco ai Paesi frugali e adesso si riprende il controllo del nostro destino. E questo avviene dal 2011 a oggi. Io devo fare i complimenti a Angela Merkel, ma voi avete capito questa dinamica?“.

Quindi un attacco ancora più esplicito alla Germania. “Il fondo Salva Stati è un atto di sottomissione – afferma Meloni –. Le condizionalità ci sono eccome: noi dovremmo consegnare le chiavi di casa nostra per risparmiare al massimo 500 milioni all’anno? Allora, togliete il bonus monopattini? Il gioco non vale la candela“.

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