Vaccino, è il turno di Mattarella: prima dose allo Spallanzani

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Nella giornata di martedì 9 marzo, tra gli italiani che si sono sottoposti al vaccino anti Covid c’è stato anche Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, che compirà 80 anni il prossimo luglio, rientra nelle tempistiche vaccinali previste dalla regione Lazio e si è vaccinato quindi all’Ospedale Spallanzani di Roma. Mattarella è giunto nell’Istituto romano alle ore 12 in punto, come previsto. È entrato, con il corteo scortato dall’entourage del Quirinale e dall’apparato di sicurezza, dal cancello principale dell’ospedale in via Portuense, accolto dal direttore sanitario Francesco Vaia e l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. Ha così ricevuto all’interno della struttura la prima dose della vaccinazione. Tra poche settimane avrà anche la seconda.

L’annuncio di Mattarella sul vaccino nel discorso di fine anno

Nel suo discorso di fine anno Mattarella aveva sottolineato come sottoporsi al vaccino fosse “un dovere” e che lo avrebbe fatto quando sarebbe stato il suo turno. “Vaccinarsi”, aveva infatti spiegato, “è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili. Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza”. Così parlò la sera del 31 dicembre 2020.

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La visita del Presidente della Repubblica nel centro vaccinale del Lazio

Lo scorso 6 marzo Mattarella aveva visitato il centro vaccinale allestito alla Nuvola di Fuksas nel quartiere Eur a Roma. Ad accompagnare il Capo dello Stato nella visita c’era il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Mattarella aveva rivolto in quella circostanza diverse domande al personale sanitario sul funzionamento della struttura e aveva salutato da lontano i presenti rivolgendo un messaggio di speranza: “Teniamo duro, ce la faremo”.

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