Mattarella e Afghanistan: “Sconcertante no all’accoglienza”

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Il presidente dalla Repubblica Sergio Mattarella ha risposto alle domande sui migranti in fuga dall’Afghanistan durante il 40esimo seminario per la formazione federalista europea in occasione dell’80esimo anniversario del Manifesto di Ventotene. “In questi giorni una cosa appare sconcertante nelle dichiarazioni dei politici qua e là in Europa” ha detto Mattarella. “Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma ‘che restino lì, non vengano qui perché non li accoglieremmo’. Questo non è all’altezza dei valori della UE“.

5mila afghani arrivati in Italia da Kabul

Sabato 28 agosto è arrivato in Italia l’ultimo volo partito da Kabul. Tutti gli italiani presenti in Afghanistan che hanno chiesto di lasciare il Paese sono stati evacuati. Inoltre, come riportato dal ministro degli esteri Luigi di Maio, in Italia sono arrivati 5mila afghani, principalmente collaboratori delle istituzioni italiane e loro familiari. Un numero che, secondo il ministro, è destinato a crescere.

Mattarella: “UE abbia maggior capacità e presenza nella politica estera e nella difesa”

Mattarella, durante il suo intervento, ha dichiarato che quanto accaduto in Afghanistan in queste settimane ha messo in evidenza “la scarsa capacità di incidenza dell’Unione Europea“, che si è rivelata “totalmente assente” negli eventi. “È indispensabile assicurare subito gli strumenti di politica estera e di difesa comune” ha spiegato il presidente della Repubblica. E ha aggiunto: “La Nato è importante, ma oggi è richiesto che l’UE abbia una maggiore capacità di presenza nella politica estera e nella difesa. Questo prospettiva è importante per l’America“.

L’Unione Europea deve avere una “voce unica e un dialogo collaborativo” con il resto del mondo

Mattarella ha inoltre parlato, più in generale, del tema dei migranti e ha dichiarato: “Sono sorpreso dalla posizione di alcuni movimenti politici ed esponenti rigorosi nel chiedere il rispetto dei diritti umani, ma distratti di fronte alle condizioni e alle sofferenze dei migranti“. E ha continuato: “Non di qualunque tipo di migranti, ma per persecuzioni, fame, o perché i mutamenti climatici hanno sconvolto i loro territori“.

L’Unione Europea, secondo il Capo dello Stato, deve avere una “voce unica” e un “dialogo collaborativo” con le altre parti del mondo. Questo per non essere travolti da un fenomeno che “può diventare ingovernabile“. “Soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’Unione può essere in grado di governalo in maniera ordinata, accettabile, legale. Senza far finta di vedere quello che avviene per ora, e senza essere tra poco tempo travolti da un fenomeno ingovernabile e incontrollabile“.

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