Lazio, il piano di Zingaretti: “Non cavalcare paure, ricostruire sanità”

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Dobbiamo correre con la vaccinazione. Perché l’economia riprenderà, i motori si riaccenderanno e il virus verrà sconfitto. Questo è il messaggio da dare: non cavalcare le paure, non prendere in giro le persone. Ma impegnarci per dare a quelle paure delle risposte“. Lo ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, in occasione della visita all’hub vaccinale dell’ospedale San Giovanni di Roma.

Zingaretti: “Così vogliamo la sanità dopo il Covid”

Da Zingaretti arriva una promessa molto chiara a tutti i cittadini del Lazio: “Presto apriremo nuovi grandi hub vaccinali per assorbire la domanda ed essere pronti quando la massa di vaccini arriverà nelle dosi sufficienti ad affrontare la crisi. Ma andremo anche avanti sulla base degli insegnamenti che il Covid ci ha dato. Ad esempio la telemedicina, la sanità di territorio, modi per costruire la sanità anche dopo il Covid. Questo è il modo di garantire la ripresa economica italiana“.

Questo è il nostro modo di portare avanti la campagna vaccinale. Cioè sostenendo una grande comunità sanitaria che già si è mobilitata. E che oggi è la vera protagonista delle nostre attività. Nel Lazio abbiamo investito negli ultimi mesi oltre 20 milioni di euro, tra cui 13 di apparecchiature elettroniche. Questa risposta anche sul vaccino è figlia di scelte che abbiamo compiuto. Anche le migliaia di assunzioni nel settore sanitario sono state rese possibili negli ultimi pochi anni grazie a uno sforzo collegiale. Ora non dobbiamo fermarci, e non ci fermiamo“, è la promessa di Zingaretti.

Campagna vaccinale: la situazione nel Lazio

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Sulla questione si è soffermato anche l’assessore regionale alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Noi mettiamo a disposizione i vaccini così come ci vengono forniti – ha dichiarato –. L’obiettivo nostro rimane di raggiungere l’immunizzazione entro l’estate. Per arrivare a questo, dobbiamo avere una certezza delle consegne delle dosi, che ancora oggi non abbiamo in maniera continuativa“.

Una preoccupazione che non riguarda il solo Lazio, ma anche altre Regioni d’Italia (a partire dal Veneto). “Stanotte abbiamo aperto le prenotazioni alla fascia 62/63 anni. Abbiamo avuto per questa fascia già oltre 30 mila prenotazioni“, ha comunque spiegato l’assessore D’Amato.

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