Italexit presenta i candidati: da Casapound ad ex Pd, passando per i No Vax

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Presentati i candidati del Lazio di Italexit alla presenza del leader, Gianluigi Paragone. Uomini e donne, in alcuni casi delusi dei partiti tradizionali e in altri provenienti da movimenti estremisti, sono in lizza per uno scranno in Parlamento. Ma non solo, professori No Vax e vignettisti, hanno colorato la sala a Roma. “Sarò un cane da guardia e limiterò i corrotti“, racconta il disegnatore, ex sostenitore pentastellato, Mario Improta. “Se entreremo limiteremo il green pass e il vaccino obbligatorio“, rimarca il dottore No Vax, professor Giuseppe Barbero. “Non c’è destra e sinistra in noi, siamo per i poveri contri i ricchi“, ha rimarcato Improta.

Massiccia la presenza di Casapound

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Massiccia anche la presenza dei sostenitori e fondatori del movimento di estrema destra, Casapound. Da Luca Marsela a Carlotta Chiaraluce, quest’ultima in lizza per un posto in Parlamento. “Io ho conosciuto Carlotta a una manifestazione. Perché la dovrei escludere? Se c’è qualcuno che ci dà una mano è un chiaro esempio di democrazia. Casapound non è alle elezioni, qualcuno che ha fatto un percorso con loro ma oggi è con noi“, le parole di Paragone a margine dell’evento.

Su di un possibile rischio che una volta eletti gli esponenti di Casapound possano uscire dall’alleanza, Paragone ha spiegato: “Non c’è alcun rischio“. Un forte applauso si è levato dalla sala quando è stato fatto dal palco il nome di Carlotta Chiaraluce. “Casapound è casa mia, ma ho deciso di candidarmi con Italexit per aiutare gli ultimi“, ha detto.

Paragone: “Candidiamo da Casapound ai centri sociali, siamo anti-sistema”

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A proposito delle liste di candidati molto variegate di Italexit, Paragone ha voluto precisare: “Rivendichiamo la libertà di essere cittadini e non QR code, microchip o altro. L’ agenda Colao è pericolosissima, il green-pass è niente a confronto. E’ già in corso un’operazione per sostituire persone con algoritmi e lavoratori con intelligenza artificiale. Ai giornalisti che mi hanno chiesto perché candidassi quelli di estrema destra rispondo che abbiamo candidato chi viene da Casapound e chi dai centri sociali: per essere forza anti-sistema devi sapere che c’é chi schiaccia dall’alto con le élite finanziarie e dal basso con le migrazioni incontrollate e la dottrina gender nelle scuole. Ci dicono che non sei più cittadino ma sei qualcosa a seconda di che QR code esibisci: noi li dobbiamo frenare, perché cdx e csx sono uguali e parte dello stesso sistema“.

“Meloni e Letta sono uguali, Draghi incappucciato della finanza”

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Paragone ha poi voluto ribadire il concetto, sottolineando come, a suo dire, i leader del centrodestra e del centrosinistra siano uguali: “Noi faremo e consumeremo una vendetta politica, democraticamente li distruggeremo. Draghi è incappucciato della finanza. Il problema è che tutti gli altri appartengono al partito unico dell’euro, piano Colao, green pass e vaccino obbligatorio. Meloni pensa di essere diversa? Su agenda Draghi dice le stesse cose di Enrico Letta“.

Paragone: “Io conservatore e patriota vero, lo dico al centrodestra”

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Infine, Paragone si è rivolto direttamente al centrodestra: “Ci consegnano un paese dove se non ti vaccini rischi di essere licenziato: questo è un ricatto in piena regola. Le commissioni d’inchiesta saranno due: una su emergenza Covid, e una sui vaccini, e su queste impiegheremo i medici che abbiamo candidato.
Sul lavoro oggi c’é competizione tra genitori e figli per contratti di lavoro: i nostri nonni non erano così indebitati. Io sono un grande conservatore orgoglioso, e sono orgoglioso di essere un patriota, lo dico a chi sta nel centrodestra. Non puoi essere patriota senza sovranità, e non la puoi chiamare patria. Soltanto riprendendoci la nostra sovranità avremo una patria unitaria“, ha concluso.

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