Green pass, la Lega vota con Fdi. Bagarre alla Camera: le reazioni

L’estensione del green pass approda domani in Consiglio dei ministri ma solo per quanto riguarda la norma per estendere l’obbligo alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche. Lo si apprende da fonti di Governo, secondo le quali per ora si dovrebbe procedere soltanto per questa due categorie. Non è invece prevista per questa settimana la cabina di regia di Governo che dovrebbe valutare un’estensione più generalizzata del green pass ai lavoratori del settore pubblico e privato.

Intanto, nell’Aula della Camera è ripreso l’esame del decreto legge Covid che contiene le norme sul green pass, proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del Paese. La Camera ha respinto l’emendamento di Fratelli d’Italia sull’esenzione del green pass per i minorenni. L’emendamento, su cui c’era parere contrario del Governo, è stato votato a scrutinio segreto anche dalla Lega, scatenando così la bagarre politica.

Castellone (M5S): “La Lega fa politica sulla pelle degli italiani”

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“La Lega fa politica sulla pelle degli italiani. Ha cambiato posizione sul green pass tre volte. Ha inizialmente votato favorevolmente al decreto in Consiglio dei ministri, poi si è astenuta in commissione ed infine ha votato contrariamente in aula”. È quanto dichiara Maria Domenica Castellone, senatrice del Movimento 5 Stelle, parlando del certificato verde fuori da Palazzo Madama.

“Il Movimento è coerente e ritiene che il certificato sia uno strumento utile per tutelare i cittadini e per salvaguardare il sistema produttivo. Il semestre bianco sta influenzando la politica della Lega e chiaramente è venuta meno la responsabilità che un partito di maggioranza dovrebbe avere”, aggiunge la pentastellata.

E conclude: “Noi abbiamo sempre ritenuto che al vaccino bisogna arrivarci con la consapevolezza. L’obbligo non deve essere uno strumento di persuasione, ma va incentivata la conoscenza dei cittadini. La decisione dell’obbligo vaccinale non deve essere presa dall’Italia, ma eventualmente dall’Europa”.

Morani (Pd): “Il Carroccio mina una misura chiave del Governo”

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“Io credo che la Lega non sia stata per niente chiara perché se il ritiro dei loro emendamenti significa votarne altri identici, ma presentati da un partito d’opposizione, vuol dire che ci sono problemi. Il loro comportamento è grave e mina una delle misure più importanti del governo – commenta la deputata del Partito democratico Alessia Morani fuori da Montecitorio -. Non credo che i problemi ci siano solo all’interno della maggioranza, ma anche nella Lega. Se i ministri di Salvini votano per un provvedimento, mentre i parlamentari cercano di affossarlo, è evidente che i problemi sono ovunque.

Rossini (Misto): “Green pass? Un patto di responsabilità”

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Sul tema del certificato verde, infine, interviene anche Emanuela Rossini, deputata del Gruppo Misto. “Il green pass – dice – è un grande patto di responsabilità con il Paese. Un accordo nei confronti dei cittadini e dell’Unione Europea. Bisogna garantire una ripresa economica e sociale immediata. Non possiamo rischiare un nuovo lockdown”.

“Il vaccino è importante per far ripartire il Paese in sicurezza. L’Europa non entra nel merito dell’obbligatorietà perché è lo stato nazionale che deve decidere. O decidiamo che in caso di pandemia diamo le chiavi all’Unione Europea, oppure si deve procedere a livello nazionale”, conclude Rossini parlando dei vaccini.

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