Giornata della libertà di stampa, Sangiuliano: “Uno dei pilastri della democrazia”

Oggi, 3 maggio 2023, cade la Giornata mondiale della libertà di stampa.

Una celebrazione istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993 a seguito della Raccomandazione adottata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel 1991, la quale a sua volta arrivò in risposta all’appello sul pluralismo e l’indipendenza dell’informazione prodotto dai giornalisti africani nella loro Dichiarazione di Windhoek.

Lo scopo di questa giornata è quello di riaffermare la libertà di stampa come diritto fondamentale, difendendo tutti i media dagli attacchi portati alla loro indipendenza e ricordando tutti i giornalisti morti nell’esercizio della loro professione.

Sangiuliano: “La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia”

A riservare un pensiero alla Giornata mondiale della libertà di stampa è stato il Ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, a margine della mostra ‘Manzoni, 1873-2023. La peste orribile flagello, tra vivere e scrivere’ ospitata dalla Biblioteca Braidense a Milano:

“La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia. L’opinione pubblica si forma se c’è una libertà di espressione. Si tratta di una cosa fondamentale sulla quale dobbiamo sempre tenere alta la guardia. Credo che in Italia la stampa sia abbastanza libera”. 

Il Ministro ha poi citato anche Cahiers de la Quinzaine, rivista fondata dal poeta e scrittore francese Charles Pégui:

“Omero è sempre attuale, i giornali sono già vecchi al mattino. Soffermiamoci su Iliade e Odissea”.

Jourová: “Rendiamo omaggio ai giornalisti che rischiano la vita”

A sottolineare l’importanza della Giornata mondiale della libertà di stampa è stata anche Věra Jourová.

La Commissaria UE per la giustizia, i diritti civili e l’indipendenza dei media si è espressa così in un video messaggio mostrato a Bruxelles:

“Nella Giornata mondiale per la libertà di stampa voglio rendere omaggio a tutti i giornalisti e a tutti i lavoratori in ambito mediatico che rischiano le loro vite per informarci. Penso specialmente a quelli che oggi sono sul fronte in Ucraina, sotto le bombe russe. Voglio che l’Unione Europea diventi un centro per la libertà dei media, pronto ad accogliere i giornali indipendenti che devono scappare dalla censura nel loro Paese di origine”.

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