Draghi e le riaperture, i commenti della politica: “Torna la vita”

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Utilizzeremo un dato di evidenza scientifica, cioè nei luoghi all’aperto c’è difficoltà significativa nella diffusione del contagio“. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, illustrando i principi che verranno seguiti per la riapertura delle attività. Questa una delle tante dichiarazioni a margine di quanto annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Draghi riapre: la soddisfazione di Salvini e Tajani

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Tra i primi a commentare le decisioni di Draghi spicca Matteo Salvini. “Nel corso della cabina di regia che si è tenuta a Palazzo Chigi ha prevalso un diffuso buonsenso“. Così il leader della Lega alla Fabbrica del Vapore a Milano. “Entro aprile, laddove la situazione medica lo consentirà, si tornerà a vivere con un calendario di aperture precise. Il 25 e 26 aprile saranno due giorni dedicati alla libertà e alle libertà. In base ai dati emersi, due terzi del Paese potrebbero riaprire. Ma per prudenza si preferisce attendere qualche giorno“.

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Di ottimo umore anche Antonio Tajani, che ha rilasciato alcune dichiarazioni entrando con la delegazione di Forza Italia a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Siamo soddisfatti delle decisioni prese oggi. Sono state accolte molte proposte di Forza Italia, soprattutto per quanto riguarda le zone gialle. Perché significa che l’Italia può ripartire. Un passo importante che va nella giusta direzione. Bisogna procedere sul piano vaccinale e sport, ma comincia una nuova fase“.

L’Italia vista dall’Europa: le parole di Gentiloni

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Un commento alle decisioni di Mario Draghi arriva anche da Bruxelles, e nello specifico dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Queste le sue parole, dopo l’Eurogruppo: “Nessun piano nazionale è stato presentato. Pensiamo di riceverli nelle prossime 2, 3, 4 settimane dalla grande maggioranza dei Paesi membri. Lavoriamo molto duramente. Il nostro obiettivo è arrivare all’approvazione almeno di alcuni piani, con il prefinanziamento del 13 per cento, prima dell’estate. Sappiamo che è un obiettivo ambizioso. Abbiamo bisogno che si concluda il processo di ratifica“.

Quindi il riferimento a come si sta muovendo il nostro Paese, in particolare dopo l’arrivo di Draghi: “L’Italia è tra i Paesi che lavorano duramente per preparare la presentazione finale del piano. Naturalmente il cambio del governo ha causato una pausa in questo lavoro. Ma posso assicurarvi che il lavoro ora è a piena velocità. Siamo abbastanza fiduciosi che avremo un buon piano“.

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