Dl Rilancio, Costa: “Maggioranza può durare se c’è dialogo”

Traspare un discreto ottimismo dal commento del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sull’accordo raggiunto all’interno della maggioranza di governo per il Dl Rilancio Italia, che avrà come obiettivo quello di ridare spinta al sistema economico italiano duramente colpito dalle conseguenze della pandemia di coronavirus. “C’è stato un bel confronto, un bel dialogo – ha dichiarato –. È normale che ci siano posizioni diverse ma l’accordo è stato definito. Il Dl Rilancio Italia ha oltre 250 articoli.

“Dialogo indispensabile per il Dl Rilancio”

Alla vigilia del Consiglio dei ministri di mercoledì, Costa ha anche parlato dei presunti dissidi interni alla maggioranza sulle misure previste dal Dl Rilancio, sbilanciandosi sulle prospettive future dell’esecutivo. “Abbiamo battuto ogni record con 26 ore di pre-consiglio dei ministri – ha dichiarato -, però è anche vero che si tratta di una manovra da 55 miliardi scritta in poche settimane. La maggioranza? Può durare fintanto che c’è dialogo per ottenere la sintesi finale”.

L’opinione sul Mes

Il ministro Costa ha anche parlato delle misure finanziarie promesse dall’Unione Europea (Mes e non solo) per rendere concrete nuove soluzioni a sostegno dell’economia italiana: “Se il Recovery fund non è stato ancora definito e declinato concretamente io direi di aspettare che arrivi sul tavolo in maniera definitiva, nel complesso degli altri strumenti finanziari”.

“Io non mi pronuncio finché non ho tutto il quadro completo – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente sul tema –. La gestione delle risorse assegnate? Noi pensiamo che l’Italia non dovrebbe avere limiti perché il nostro è un Paese serio, che sa come spendere le proprie risorse. Nello stesso tempo è importante che ogni soluzione non arrivi a pesare sui nostri cittadini né su quelli europei”.

“Noi siamo tutti figli dell’Europa – ha poi dichiarato il ministro -. L’importante è capire se le condizioni di ingaggio sono diverse tra i cittadini europei. Se lo fossero, non potremmo accettarle”.

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