Di Cesare querelata da Lollobrigida, la docente: “In atto epurazione allarmante”

“Se si trascinano gli intellettuali scomodi in tribunali questa cosa deve inquietare tutti i cittadini. È un segnale di “orbanizzazione” dell’Italia”

FNSI, Articolo 21 e ANPI organizzano un’iniziativa a sostegno della professoressa di Filosofia Donatella Di Cesare, querelata dal ministro Lollobirigida e Luciano Canfora, querelato da Meloni. “Queste quattro querele sono un messaggio di allarme. Riteniamo che, al di là della sproporzione tra chi denuncia e chi è denunciato, c’è il rifiuto di un dibattito democratico ma si indica piuttosto l’avversario come nemico da punire. Nel mio caso ho usato una similitudine storica, questo genere di argomenti dovrebbero essere materia di confronto e dibattito aperto in una democrazia”, ha osservato la docente.

“Se si trascinano gli intellettuali scomodi in tribunali questa cosa deve inquietare tutti i cittadini, perché, a mio avviso, queste denunce diventano anche delle vere e proprie epurazioni. Si fa capire che è un bene che questi intellettuali non possano più esprimersi nei giornali, nelle televisioni e nello spazio pubblico in generale. È un segnale di “orbanizzazione” dell’Italia. Aggiungo un ultima coincidenza, che mi da molto su cui rifletteri: tre dei nomi denunciati, io, Montanari e Canfora eravamo presenti nelle liste di proscrizione dei pacifisti denunciati. C’è una continuità tra quelle liste e le denunce di oggi? È una domanda che io pongo anche all’opinione pubblica”, ha aggiunto la professoressa Di Cesare.

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