Ddl Zan, tutta la fiducia del Gay Pride: “Legge passerà con margine”

Ddl Zan sostenuto dalle piazze di Roma e Milano, dove è presente anche il suo relatore: "Salvini? Dialogo aperto, non con chi vuole affossare la legge"

Newsby Redazione 27 Giugno 2021

Sono migliaia le persone che sabato sono tornate in piazza per il Gay Pride di Roma. Che quest’anno, pur dovendo rinunciare ai carri e al palco, non si è presentato meno colorato delle scorse edizioni. Tra le bandiere arcobaleno spiccano anche slogan pro Ddl Zan e contro il Vaticano, che nei giorni scorsi si è pronunciato contro l’approvazione della legge di contrasto all’omofobia. Il corteo è partito da piazza Vittorio, e si è concluso a piazza della Repubblica.

Calenda e il Gay Pride: “Speriamo di esserne all’altezza”

Tantissimi i partecipanti scesi in piazza per il Gay Pride. E il sostegno alla manifestazione è giunto anche da Carlo Calenda, che ha ribadito il suo deciso sì al Ddl Zan. “Una bellissima iniziativa, di allegria e di gioia di vivere. Speriamo di esserne all’altezza. Vogliamo la legge Zan“. Così il leader di Azione e candidato sindaco a Roma, parlando con la stampa.

A Calenda è stato anche chiesto se si aspetta problemi in Parlamento sui numeri a sostegno del Ddl Zan. Un sospetto già sollevato dal suo antico compagno di partito Enrico Letta, oggi segretario del Pd. “Io penso che in Parlamento dobbiamo andarci e misurarci – ha spiegato Calenda –. Non si può sempre pensare che non ci siano i numeri. Come su altri importanti dossier, penso allo Ius Soli. Vediamolo, se non ci sono i numeri. Io credo che ci saranno“.

Il Ddl Zan secondo Zan: “Italia è dalla parte dei diritti”

Il relatore in persona del Ddl Zan è invece sceso in piazza a Milano. “La legge è stata approvata alla Camera a larga maggioranza, anche con parlamentari liberali e di centrodestra. Se gli stessi partiti che l’hanno votata alla Camera mantengono l’impegno e la votano al Senato, la legge passa con buon margine“. Così il deputato Alessandro Zan, a margine dell’evento conclusivo del Milano Pride all’Arco della Pace.

Se qualcuno invece intende sfilarsi, non so per quale ragione e non credo sarà così, allora se ne assumerà le proprie responsabilità – ha tuonato il parlamentare, da cui prende il nome il Ddl Zan –. Io sono però convinto che questa volta ce la faremo. Perché il Paese è dalla parte dei diritti. E la politica e le istituzioni non possono essere più sorde di fronte a una necessità che il Paese chiede a gran voce. Salvini? Il problema non è personale, è politico. Il dialogo è aperto con tutti, ma non con chi vuole affossare le legge o svuotarla del suo significato“.

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