Zelensky: “La pace si sta avvicinando per tutta l’Ucraina”

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Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto videomessaggio alla nazione su Telegram, dopo aver visitato in giornata la città di Kherson liberata nei giorni scorsi dall’occupazione russa, è tornato a parlare di pace. “Quando la Russia viene cacciata significa felicità per tutti. La felicità che tornerà in quelle nostre città e comunità che la Russia ha privato della vita normale sia dal 24 febbraio che nel 2014. Torneremo alla vita normale. E sappiamo che la pace per l’Ucraina si sta avvicinando. Per tutto il nostro Paese“, le sue parole.

E ancora: “Quando c’è una bandiera ucraina, c’è civiltà. C’è libertà“, ha aggiunto. Mentre “la bandiera russa significa completa desolazione: non c’è elettricità, nessuna comunicazione, niente internet, niente televisione. Gli occupanti hanno distrutto tutto, apposta. Questa è la loro operazione speciale“, ha concluso Zelensky.

Distrutta dai russi la centrale elettrica di Kherson

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Prima che Kherson fosse liberata, però, gli occupanti russi hanno “praticamente distrutto” l’impianto energetico, che forniva energia all’intera riva destra della regione e a gran parte della regione di Mykolaiv. Lo ha annunciato su Facebook il capo di Ukrenergo, Volodymyr Kudrytskyi. “L’impianto energetico, che forniva energia all’intera riva destra della regione di Kherson e a gran parte della regione di Mykolaiv, è stato praticamente distrutto. Non esiste più“, ha spiegato.

I 10 punti di Zelensky ai leader G20 per finire la guerra

Quindi, Zelensky è intervenuto, in occasione del G20, con un discorso ai leader mondiali nel corso del quale ha toccato 10 punti che ha definito cruciali per l’Ucraina, per raggiungere la pace. Al primo posto “la sicurezza nucleare“, quindi la “sicurezza alimentare“, e al terzo la “sicurezza energetica“. “La quarta sfida è il rilascio di tutti i prigionieri e i deportati“, ha aggiunto. Al quinto “l’attuazione della Carta delle Nazioni Unite e il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e dell’ordine mondiale“.
La sesta sfida – ha evidenziato il presidente ucraino – è il ritiro delle truppe russe e la cessazione delle ostilità”. Al settimo invece la “giustizia“. “Abbiamo già proposto una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante un meccanismo di compensazione internazionale per i danni causati dalla guerra russa: vi chiediamo di attuarla“. All’ottavo punto invece “l’ecocidio“, ovvero “la necessità di proteggere immediatamente l’ambiente”. “Il nono è la prevenzione dell’escalation: un rischio che esiste ancora e rimarrà finché la nostra sicurezza non sarà adeguatamente garantita. L’Ucraina non fa parte di nessuna alleanza. E la Russia ha potuto iniziare questa guerra proprio perché l’Ucraina è rimasta nella ‘zona grigia’ tra il mondo euro-atlantico e l’imperialismo russo“. All’ultimo posto “la conferma della fine della guerra“.
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