Vaccino, freezer rotto all’ospedale: corsa contro il tempo a Seattle

Grossi problemi a Seattle, dove nelle scorse ore un guasto ha rischiato di far perdere diverse centinaia di dosi di vaccino anti Coronavirus. Lo ha confermato la ‘NBC’, spiegando che la causa è stata un guasto al congelatore dove era custodito il farmaco. Questo ha provocato una corsa alla vaccinazione nell’area, situata nell’estremità nord-occidentale degli Stati Uniti.

La corsa contro il tempo a Seattle

Il problema si è verificato in due strutture di Seattle (Swedish Medical Center e UW Medical Center). Il rischio evidente era che il prezioso vaccino andasse perduto, con il risultato che si è dovuto procedere a una vera e propria corsa contro il tempo per somministrare il più alto numero di dosi già nel corso della notte.

Erano ben 1650 le dosi di vaccino che rischiavano di andare perdute, con lo staff medico di Seattle che tramite i social ha fatto sapere alla cittadinanza di trovarsi nella necessità di somministrarle nel giro di poche ore. Il risultato è stato che molte persone si sono presentate a rotta di collo, alcune delle quali addirittura in pigiama (sfidando il gelo invernale che anche in quell’area del mondo è particolarmente rigido).

In coda per il vaccino alle 2 di notte

Come chiaramente previsto dalle leggi, la priorità era ovviamente quella di somministrare il vaccino dando la precedenza ai cittadini over 65. Tuttavia l’emergenza e soprattutto la necessità di procedere velocemente ha indotto le equipe mediche di Seattle a non sprecare nessuna delle dosi. Da qui il “leftover”, tramite cui sono state messe a disposizione le dosi non somministrabili nella prima notte dell’emergenza.

Kevin Brooks, direttore operativo allo Swedish Medical Center di Seattle, ha garantito che la missione è stata portata a termine. “Tutte le dosi di vaccino sono state somministrate quella notte – ha spiegato a ‘NBC News’ –. Siamo riusciti a supportare un’altra organizzazione sanitaria, in questo modo nessuna dose è stata sprecata. Vedere donne anziane in sedia a rotelle farsi vaccinare alle 2 di notte è stato commovente“.

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