Vaccinazione anti-Covid, come sta andando nel mondo? I dati attuali

A ormai nove mesi dall’inizio, come sta procedendo la vaccinazione anti-Covid in tutto il mondo? Si potrebbe rispondere a questa domanda con il classico “bene, ma non benissimo”. E in effetti, i dati disponibili non sono ancora del tutto confortanti per potere ambire a un’immunizzazione di massa globale in tempi brevi. Del resto, stiamo sempre maledettamente parlando di una pandemia e non ci si può concentrare solamente sui risultati ottenuti nel mondo “occidentale”. Se ci sono altri continenti che stanno procedendo lentamente, purtroppo non si finirà mai.

I numeri disponibili sulla vaccinazione in tutto il mondo

Comunque sia, i numeri aggiornati sulla vaccinazione nel mondo ci dicono questo. Sono state somministrate in tutto quasi 6 miliardi di dosi (per la precisione 5.919.917.818). La percentuale di persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale sull’intera popolazione (che poi è il dato che interessa maggiormente) è del 43,14%. Ancora troppo poco.

L’Italia si trova in una buona posizione

Da questo punto di vista, l’Italia non è messa per niente male: al momento si trova al 15° posto (65,6%). Anche se il tanto agognato 80% (forse adesso si trasformerà in 90%?) previsto per il 30 settembre non potrà mai essere raggiunto. In cima a questa “particolare” (ma rivelantissima) classifica troviamo il Portogallo (81,8%). Malta (81,2%) ed Emirati Arabi (80,2%) completano il podio, mentre Islanda (79,8%) e Singapore (77,1%) seguono a ruota. La Spagna è al 76,5%, mentre il Regno Unito è subito alle spalle del nostro Paese: 65,1%. Israele è al 62,6%; anche se da loro si sta eseguendo ormai da diverse settimane anche la terza dose. Francia e Germania si assestano intorno al 63%. La Cina si trova al 70%. L’Unione Europea è poco sopra il 65%; gli Stati Uniti d’America sono intorno al 55%.

I pessimi risultati della vaccinazione nel resto del mondo

Il problema è che poi arrivano le dolenti note riguardo alla vaccinazione nel mondo. Restando sempre all’Europa, per esempio, troviamo Moldavia, Ucraina, Bulgaria e Georgia abbondantemente sotto il 20%. Se poi si visualizzano i dati in Africa, i risultati sono disastrosi. Libia, Nigeria, Somalia, Sudan, Mali, Etiopia, Camerun e Sierra Leone (giusto per fare alcuni nomi) non toccano minimamente la soglia dell’1%. Non si arriva nemmeno a 2 dosi somministrate per ogni 100 abitanti. Insomma, da qui a mettere la parola “fine” alla pandemia c’è ancora tantissima strada da percorrere.

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