Usa, la vittoria del repubblicano Youngkin fa tremare Biden

Le elezioni USA del Supertuesday regalano un’importante vittoria ai repubblicani, costringendo Biden e i democratici a un esame di coscienza. La vittoria a sorpresa del repubblicano Glenn Youngkin sul democratico Terry McAuliffe nella corsa per il governatore della Virginia è un brutale rimprovero per Biden. Il presidente aveva investito personalmente nella gara, facendo due volte il breve viaggio da Washington per fare campagna per McAuliffe ai raduni.
Una sconfitta particolarmente amara per Biden che proprio in Virginia aveva battuto Trump per oltre 10 punti alle presidenziali dello scorso anno.

A complicare il quadro per il presidente è anche il New Jersey dove, con lo scrutinio ancora in corso, il democratico Phil Murphy è indietro rispetto al rivale repubblicano Jack Ciattarelli.

Il voto nei due stati, e soprattutto in Virginia, è considerato un referendum sul primo anno della presidenza Biden e sull’operato dei democratici, oltre a essere un termometro delle elezioni di metà mandato del 2022.

La vittoria di Youngkin è uno schiaffo ai Dem

Joe Biden trasudava fiducia. “Vinceremo“, ha detto il presidente degli Stati Uniti ai giornalisti prima di lasciare la Cop26 a Glasgow. “Penso che vinceremo in Virginia“.

Ma quando Biden è tornato a Washington, ha dovuto interrogarsi sul perché la sua previsione era così sbagliata. Ma soprattutto, se la sconfitta dei Democratici nelle elezioni più importanti dell’anno manderà la sua presidenza in una spirale discendente.

Trump, nel frattempo, ha cercato di rivendicare il merito della vittoria di Youngkin. “Vorrei ringraziare il mio BASE per essere uscito in forze e aver votato per Glenn Youngkin. Senza di te, non sarebbe stato vicino alla vittoria“, ha detto Trump.

Ma la verità è che questa elezione riguardava più l’attuale presidente che lo spettro dell’ultimo.
L’ambizioso programma di Biden si è bloccato al Congresso. Inflazione e prezzi della benzina sono in aumento. Le catene di approvvigionamento globali stanno cedendo. E le previsioni di Biden per l’Afghanistan post-ritiro si sono rivelate fuori luogo come le sue previsioni per la Virginia.

Il calo del tasso di approvazione del presidente del 42% rappresenta un difficile punto da cui ripartire se vuole sperare di superare le elezioni di metà mandato.
Youngkin, a lungo sottovalutato dai democratici, come Trump, ha enfatizzato il suo status di uomo d’affari e di outsider politico. Ma per il resto si è posto nella campagna come il tipico padre dei sobborghi più raffinato e meno profano: il volto accettabile del trumpismo.

Cosa è successo durante il Super Tuesday

Il Super Tuesday regala invece al democratico Eric Adams il titolo di sindaco di New York. L’ex agente batte Curtis Sliwa e si appresta a diventare il secondo sindaco afroamericano della Grande Mela. “Metteremo New York su una nuova direzione“, ha detto esultando alla vittoria alle urne, che hanno visto anche il trionfo di Alvin Bragg eletto procuratore di Manhattan. Il 48enne, primo afroamericano a ricoprire tale incarico, erediterà l’indagine su Donald Trump e i suoi affari di famiglia.

A Boston gli elettori fanno la storia e scelgono Michelle Wu come primo sindaco donna e prima asiatica-americana a guidare la città. L’elezione di Wu mostra l’evoluzione sociale di Boston, dove i bianchi sono ormai una minoranza. Anche a Pittsburgh le urne regalano una svolta con l’elezione del primo sindaco afroamericano, Ed Gainey. Dopo aver deciso di candidarsi in seguito alle proteste per la morte di George Floyd, Gainey ha battuto alle urne il repubblicano Tory Moreno.

La morte di Floyd non ha invece spinto gli elettori di Minneapolis – teatro della morte dell’afroamericano – a smantellare il Dipartimento di polizia e sostituirlo con una nuova divisione per la sicurezza pubblica.

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