Ucraina, in Turchia passi avanti nei negoziati. Trovata intesa su alcuni punti

Al palazzo Dolmabahce di Istanbul, in Turchia, si è chiusa la prima giornata di negoziati di pace tra la delegazione russa e quella ucraina. Al momento non è chiaro se le trattative andranno avanti anche domani, mercoledì 30 marzo. Mosca ha aperto uno spiraglio su un possibile trattato di pace e ha dichiarato di aver ricevuto da Kiev delle proposte scritte che garantirebbero la sua neutralità e denuclearizzazione. L’Ucraina, dal canto suo, ha dichiarato che non entrerà nella Nato, ma in Europa sì. Mykhaylo Podolyak, il capo negoziatore ucraino, ha dichiarato che lo status di Crimea e Donbass sarà oggetto di trattative ad hoc.

In generale, l’Ucraina ha proposto alla Russia delle trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli, che dovranno concludersi entro 15 anni. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev ha suggerito che il suo status sia discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Per Mevlut Cavusoglu, il ministro degli Esteri turco, “oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso” tra Russia e Ucraina. Ha poi aggiunto che in futuro è atteso un nuovo incontro tra Dmytro Kuleba e Sergej Lavrov, ma non ha specificato una data. “Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente“, ha detto ancora il ministro turco.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rilasciato dei commenti sullo svolgimento delle trattative a Istanbul. “Arrivare alla pace e al cessate il fuoco il prima possibile sarà beneficio per entrambe le parti”, ha detto, come riporta la tv di Stato Trt. Poi ha aggiunto che entrambe le parti hanno “legittime preoccupazioni”, invitandole a “porre fine a questa tragedia”. Una “pace giusta” non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno, ha detto ancora Erdogan, citato dalla Bbc. “In un momento così critico mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri Paesi, per la nostra regione e per tutta l’umanità”.

In conferenza stampa dopo il primo round di trattative, Podolyak ha aggiunto che “continueremo i nostri negoziati con la Russia, ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti”. Fra gli otto Stati garanti designati da Kiev c’è anche la Turchia. In precedenza, Erdogan ha definito Zelensky e Putin due “amici preziosi”, candidando il suo Paese ad ospitare un incontro fra i due leader.

Russia-Ucraina, tensione alta prima dei colloqui in Turchia

La tensione, però, resta alta sia sul campo di battaglia sia sul fronte diplomatico, con il presidente americano Joe Biden che non ritratta le sue dichiarazioni su Putin, definito un “dittatore” e “macellaio”. Non è tardata ad arrivare l’ennesima contro-risposta di Mosca, affidata al portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. In una lunga intervista al network statunitense Pbs, Peskov ha accusato l’Occidente di aver dichiarato una “guerra economica” alla Russia attraverso le sanzioni e che deve ora adattarsi a “nuove condizioni”; che “sfortunatamente” saranno“piuttosto ostili”. “Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari”, ha aggiunto, sottolineando poi che nessuno ha in programma di attaccare alcun Paese della Nato. A meno che non sia “un atto reciproco”. Infine, Mosca si dice pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Unione europea a patto che rimanga militarmente non allineata.

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Alle parole di Peskov ha risposto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Arrivando a Istanbul, ha ribattuto che “non stiamo commerciando persone, terra o sovranità” e che “l’obiettivo minimo dei negoziati saranno i corridoi umanitari”; mentre “quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”. A fare da sfondo anche il presunto caso di avvelenamento dell’oligarca russo Roman Abramovich (oggi presente a Istanbul) e di due negoziatori della delegazione ucraina. Abramovich, proponendosi come mediatore, avrebbe consegnato a Putin una lettera del presidente ucraino Zelensky, al quale il capo del Cremlino avrebbe risposto: “Digli che li distruggerò”. “Se Putin ha i suoi piani per ‘distruggere’ l’Ucraina, anche noi abbiamo i nostri: vincere la guerra e liberare i nostri territori”, ha ribattuto Kuleba. Il ministro degli Esteri di Kiev ha anche invitato i negoziatori ucraini in Turchia a non mangiare, bere e toccare alcuna superficie per il timore di un nuovo avvelenamento.

Ucraina, la cronaca dal fronte: respinti attacchi russi ad Est

Passando alla situazione al fronte, le forze di Difesa ucraine nella notte hanno annunciato di avere rimandato indietro di 40-60 chilometri le truppe russe dirette a varie città ad Est, Sud-Est e Nord-Est del Paese. Inoltre, hanno affermato di avere resistito ai bombardamenti che – secondo lo stato maggiore – continuano a prendere di mira infrastrutture e aree residenziali; anche se il Cremlino ribadisce che gli ordini di attacco riguardano esclusivamente obiettivi militari. Secondo fonti militari ucraine gli attacchi si sono concentrati anche sui siti di stoccaggio del petrolio. Ieri sera un raid missilistico ha colpito un deposito di carburante nella regione di Nord-occidentale di Rivne.

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Continua intanto a resistere all’assedio Mariupol; mentre gli ucraini denunciano che in alcuni insediamenti delle regioni di Kiev, Zaporizhzhia, Chernihiv, Kherson e Kharkiv, “gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale” con saccheggi e violenze. Intanto, funzionari della capitale ucraina hanno annunciato di aver distrutto, nelle ultime 24 ore, 12 carri armati e dieci veicoli da combattimento dell’esercito di Mosca. L’aviazione ha invece abbattuto 17 mezzi aerei russi, inclusi otto aerei, tre elicotteri, quattro velivoli senza pilota e due missili da crociera.

Zelensky: “Inasprire sanzioni se Russia usa armi chimiche”

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Nel frattempo, da Kiev arriva un nuovo video del presidente Zelensky, in cui afferma che “gli ucraini pagano con la vita le sanzioni” occidentali contro la Russia, definite “deboli”“passive”. “Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni ‘sospese’, ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta – ha aggiunto -. Ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole. Pensate a cosa si è ridotto il tutto: aspettare le armi chimiche… Noi, gente viva, dobbiamo aspettare… Tutto ciò che l’esercito russo sta facendo e ha già fatto non merita un embargo petrolifero? Le bombe al fosforo non lo meritano? La produzione chimica o la centrale nucleare bombardata non lo meritano?”. Il leader ucraino ha infine chiesto che i pacchetti di sanzioni siano “efficaci e sostanziali”: “Se i pacchetti di sanzioni sono deboli o non funzionano abbastanza, se possono essere aggirati, si crea una pericolosa illusione per la leadership russa di potersi continuare a permettere quello che stanno facendo ora. E gli ucraini pagano con le loro vite. Migliaia di vite”.

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Da Mykolaiv, teatro questa mattina di un bombardamento russo, arrivano le parole del governatore dell’oblast’, Vitaly Kim. “L’edificio dell’amministrazione regionale è stato colpito. Posso mostrarvi la foto ora: metà dell’edificio è distrutto. Per quanto riguarda le persone e le vittime, siamo tutti nelle mani di Dio e la maggioranza è scampata miracolosamente, non so come. Ora ci sono otto civili che speriamo di tirare fuori dalle macerie”.

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Il governatore regionale ha anche pubblicato su Telegram un video dell’attacco. Secondo il presidente Zelensky, “almeno sette persone sono morte e 22 sono rimaste ferite” nel raid. I missili russi hanno colpito un edificio amministrativo regionale di nove piani, distruggendone la parte centrale. L’attacco è avvenuto attorno alle 8.30 ora locale.

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Ucraina, le forze armate russe distruggono i tank di Kiev

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Gli artificieri russi controllano il terreno per individuare e disinnescare le bombe nascoste nel territorio ucraino. Il video è stato pubblicato dal ministero della Difesa di Mosca e mostra i militari a lavoro che si avvalgono anche dell’aiuto dei cani.

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Il ministero della Difesa russo ha diffuso infine un video sulla distruzione di tank ucraini. “Un’area contenente carri armati e artiglieria semovente è stata prima esplorata da veicoli aerei senza equipaggio – scrive il Ministero -. Le coordinate raccolte sono state utilizzate per lanciare un attacco con munizioni ad alta precisione, che ha distrutto i sistemi di artiglieria semoventi, carri armati e veicoli delle forze armate ucraine“.

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