Ucraina, l’Italia è già attiva per ricostruire il Paese in guerra

L’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina, devastata dai mesi di invasione e guerra contro la Russia.

Per questo, oggi a Roma si tiene la Conferenza bilaterale tra Italia e Ucraina, il cui obiettivo sarà quello di trovare delle soluzioni utili per iniziare a ricostruire un Paese che vuole ripartire, nonostante gli scontri siano ancora in atto.

Un appuntamento che vede la partecipazione di circa mille aziende, sia italiane che ucraine, oltre che delle associazioni di categoria, chiamate a un confronto su diversi temi, quali infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia.

Conferenza bilaterale a Roma

A rappresentare l’Italia durante la Conferenza bilaterale che si tiene oggi a Roma sono le più alte cariche del Governo italiano, a partire dalla premier Giorgia Meloni e dai Vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Presenti anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, oltre al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

A rappresentanza dell’Ucraina, invece, il Primo Ministro Denys Shmyhal e il Ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che interverrà con un contributo video.

L’obiettivo della giornata sarà quello di iniziare a programmare la ricostruzione dell’Ucraina a ostilità ancora in corso, capendo come poter ripristinare rapidamente le infrastrutture martoriate da oltre quattordici mesi di conflitto, come poter riabilitare le zone liberate, togliere le mine messe dai russi e modernizzare le aree fortunatamente non toccate dalla guerra.

Per farlo sono state coinvolte circa 600 aziende italiane, i cui rappresentanti sono presenti oggi al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma, per condividere le proprie conoscenze con oltre un centinaio di aziende ucraine, fornendo così loro assistenza in questo processo di ripartenza.

Per il Governo italiano, poter collaborare con i diversi soggetti privati è fondamentale per la riuscita del progetto, per il quale si stima una spesa di circa 411 miliardi, che non potranno essere finanziati interamente attingendo dai fondi pubblici.

Necessaria sarà anche la creazione di nuove riforme da parte dell’Ucraina, utili a garantire una maggiore legalità e trasparenza, favorendo così la realizzazione dei singoli progetti che verranno messi in campo.




Sguardo al futuro

L’azione dell’Italia mira ad accelerare la corsa dell’Ucraina verso lo sviluppo di un’economia e di una società più verde, smart e interconnessa.

Un processo del quale il Belpaese vuole essere il leader, grazie soprattutto alla presidenza del G7 che l’Italia assumerà il prossimo anno e con l’idea di ospitare nel 2025 una conferenza generale sulla ricostruzione dell’Ucraina.

Il progetto italiano deve essere inserito, infatti, all’interno di un quadro più ampio e che prevede un aiuto da parte dell’Unione Europea, come sottolineato anche dal Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana:

“Desidero anzitutto esprimere, a nome della Camera dei Deputati e dell’Italia, la piena vicinanza al Presidente ucraino Ruslan Stefančuk, con cui ho avuto recentemente un proficuo colloquio, e rinnovare con convinzione la solidarietà e il sostegno al popolo ucraino. L’auspicio è che la fase di ricostruzione avvenga rapidamente, con mezzi adeguati e con la partecipazione unita e coesa di tutti gli Stati membri”.

Volodymyr Zelensky
Foto | The Presidential Office of Ukraine under the Creative Commons Attribution 2.0 Generic license

Il programma della giornata

La giornata presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma si è aperta con una sessione a porte chiuse composta da sette tavoli tematici su altrettanti settori classificati come prioritari, ma la giornata proseguirà poi con una sessione plenaria.

Qui ci sarà spazio per i vari interventi istituzionali, tra cui anche quello di Antonio Tajani, il quale si è già espresso così nelle scorse ore:

“Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto per preparare la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. Le aziende italiane con il loro spirito imprenditoriale e il loro saper fare in settori come infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia potranno dare un contributo essenziale alla ricostruzione del Paese”.

Nel corso della giornata sono previsti, poi, degli incontri b2b e b2g, anch’essi a porte chiuse, mentre a chiudere il Congresso bilaterale saranno gli interventi del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e dei due premier, Giorgia Meloni e Denys Shmyhal, oltre che un messaggio video del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Per l’occasione, è prevista anche la firma degli accordi nei settori del trasporto ferroviario, dell’ambiente e dell’energia.

“Un modo per dimostrare solidarietà non solo dal punto di vista militare”.

Come sottolineato ancora una volta dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Impostazioni privacy