Russia, perché tanto interesse su Azovstal? | Quanto pesa l’acciaieria per Putin

La “fase 2” della guerra in Ucraina sembra presentare una Russia con un obiettivo chiaro: nuova priorità è la conquista di Azovstal, l’acciaieria che oggi costituisce uno dei principali (e ultimi) rifugi di civili nella città di Mariupol. La concentrazione delle truppe di Vladimir Putin su questo specifico luogo, dal punto di vista bellico, ha ragioni molto chiare.

L’importanza per Vladimir Putin di Azovstal è emersa giovedì, giornata in cui il presidente della Russia ha annunciato la presa di Mariupol e previsto la caduta dell’acciaieria nel giro di qualche ora. Il suo stesso ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha invece parlato di “tre o quattro giorni per prendere il controllo dell’impianto“. Ma perché lo Zar ha ora concentrato la sua attenzione su questo obiettivo? La risposta arriva da chi ha grande dimestichezza con le vicende belliche. Sebbene si trovi, in questo momento, dalla parte opposta del conflitto.

Russia, la “fase 2” e il peso di Mariupol nella strategia di Putin

L’acciaieria Azovstal rappresenta uno degli ultimi e più tenaci avamposti che l’Ucraina sta contrapponendo alla Russia in quel di Mariupol. Si tratta di un complesso tentacolare, che ospita un migliaio di persone, e che per ora ha sempre resistito divenendo quasi un simbolo. Proprio ciò che, secondo un veterano dell’esercito Usa raggiunto dalla ‘CNN’, la Russia vuole stroncare in qualsiasi modo.

Un'illustrazione in primissimo piano di Vladimir Putin
Foto | Pixabay | hafteh7

Dal punto di vista strettamente militare, la decisione di Putin ha senso“, ha infatti affermato ai microfoni della ‘CNN’ il tenente colonnello in pensione Daniel L. Davis. Che è quindi entrato più nello specifico: “Potrebbero anche solo penetrare nella struttura ed estirparvi una per una tutte le persone che ci sono dentro. Ma non c’è motivo per farlo, tanto più che Azovstal somiglia a un autentico labirinto. È sufficiente che la Russia isoli le persone che sono lì dentro e tagli loro gli approvvigionamenti. A quel punto Mariupol sarà già virtualmente loro“.

Putin ha assicurato che la Russia garantirà, a chi si arrende, di avere salva la vita e di essere “trattato con umanità“. E questo, per l’ex tenente colonnello americano è la prova di come Mosca abbia la situazione in pugno: “Li hanno già circondati. Quindi non hanno bisogno di andare a cercarli dentro lo stabilimento. Gli ucraini non possono ottenere nemmeno cibo o acqua, tantomeno munizioni. Rischiano di morire lentamente uno dopo l’altro, se non riceveranno aiuti. Per questo credo che nel giro di pochi giorni, forse ore, la loro resistenza finirà“.

Azovstal Mariupol Ucraina
Foto | Wikimedia Commons | Olegzima

Sergei Shoigu, ministro della Difesa della Russia, ha dichiarato che le truppe di Mosca hanno ormai il controllo su Mariupol, ad eccezione di chi è ancora asserragliato nell’acciaieria. In città erano presenti circa 8 mila soldati ucraini, di cui 4 mila sarebbero stati eliminati e 1.478 si sarebbero arresi. Proprio per questo la sorte di Azovstal può spostare molto. Sul fronte bellico, innanzitutto, ma anche su quello psicologico ed emotivo.

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