Razzismo dei tifosi inglesi dopo i rigori sbagliati: aperta un’indagine

L’Inghilterra ha perso la finale di Euro 2020 ai rigori contro l’Italia, e la furia di una parte della tifoseria di Londra se l’è presa con i giocatori che hanno sbagliato la trasformazione del dischetto. Peccato che si tratti di Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka. E questo ha scatenato reazioni che hanno riproposto un tema di attualità anche oltremanica: quello del razzismo.

Dal ct Southgate alla Federazione: la condanna del razzismo

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Gli insulti contro i calciatori dell’Inghilterra “sono imperdonabili“. Lo ha detto il ct inglese Gareth Southgate, all’indomani della finale di Euro 2020 persa contro l’Italia. E il selezionatore dei vicecampioni d’Europa ha condannato senza giri di parole il razzismo che si è nuovamente affacciato nel mondo del calcio. “Mi è stato detto che alcuni di questi insulti arrivano dall’estero, ma altri vengono dal nostro Paese. La Nazionale rappresenta tutti e unisce le persone“, ha aggiunto Southgate in una conferenza stampa.

Molto severa anche la Federcalcio inglese, che in una dichiarazione si è detta “sconvolta dal comportamento disgustoso” di alcune frange di tifosi. Coloro, appunto, che hanno confuso la delusione sportiva con il razzismo. Anche la Polizia di Londra ha definito il tutto “un abuso inaccettabile“. E sulla vicenda è stata anche aperta un’indagine.

Governo e Royal Family concordano: “Una vergogna”

A nome della famiglia reale, invece, è stato il Principe William a stigmatizzare l’accaduto. “Sono nauseato. È totalmente inaccettabile che alcuni giocatori debbano questi simili comportamenti abominevoli. Questi episodi di razzismo devono finire immediatamente. E tutti coloro che ne sono responsabili ne dovranno rispondere“, è stata la sua dichiarazione via social.

Contro il razzismo dei tifosi di calcio anche Boris Johnson. “Questa squadra inglese merita di essere elogiata come un gruppo di eroi. E non insultata sui social media per questioni di etnia. I responsabili di questi terrificanti insulti dovrebbero vergognarsi di se stessi“, ha scritto su Twitter il premier britannico.

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