Pesante accusa contro Amazon dagli USA: ingannerebbe i clienti

È scontro tra la Federal Trade Commission e Amazon.

L’agenzia governativa ha, infatti, presentato una denuncia nei confronti del colosso dell’e-commerce al Tribunale distrettuale degli Stati Uniti d’America per il distretto occidentale di Washington, accusando la società di proprietà di Jeff Bezos di aver spinto i propri clienti a iscriversi al servizio Prime attraverso pratiche ingannevoli.

Un’accusa seria e alla quale Amazon ha risposto immediatamente, decisa a difendere la reputazione del marchio.

Amazon avrebbe ingannato i clienti con Prime

Secondo la Federal Trade Commission, Amazon avrebbe ingannato i propri clienti forzandoli a sottoscrivere un abbonamento al proprio servizio a pagamento Prime senza il loro consenso.

Le colpe attribuite ad Amazon, stando alla denuncia formulata dalla FTC, sarebbero parecchie e di diversa natura.

Nello specifico, il noto sito di e-commerce è stato accusato di aver utilizzato nella propria interfaccia grafica quello che è stato definito un “design manipolativo e coercitivo”, oltre che dei “modelli oscuri” (i cosiddetti “dark patterns”, ndr), ovvero dei disegni ingannevoli e che hanno convinto i clienti a iscriversi a Prime senza essere pienamente consapevoli di cosa stessero acquistando.

Pacco Amazon Prime appoggiato a terra
Immagine | Pexels @ErikMclean – Newsby.it

 

Secondo la FTC, molti utenti hanno sottoscritto l’abbonamento Prime senza sapere che si tratta di un servizio con rinnovo automatico. Un punto che non sarebbe stato esplicitato chiaramente da Amazon in fase d’acquisto.

L’azienda di Bezos avrebbe poi indotto i propri clienti a scegliere Prime rendendo loro più difficile l’opzione d’acquisto per diversi prodotti senza la sottoscrizione dello stesso abbonamento. Altra pratica ingannevole per la Federal Trade Commission.

Ma non è finita qui. Altra accusa è quella di aver creato ulteriore confusione, presentando ai clienti in fase d’acquisto la possibilità di completare la propria transazione senza indicare chiaramente che la procedura prevedeva anche un’iscrizione al servizio Prime.

Tante accuse diverse, dunque, alle quali si aggiunge anche quella di aver reso sempre più complicata la procedura per cancellare il proprio abbonamento Prime (l’interfaccia grafica in questo senso non sarebbe stata modificata per facilitare questo tipo d’azione).

Una serie di motivazioni che hanno spinto la FTC a presentare una denuncia contro Amazon, come dichiarato in un comunicato stampa, pur ridimensionando nella forma le accuse iniziali.

Secondo l’agenzia, le pratiche compiute dalla società fondata dal miliardario Jeff Bezos violerebbero la legge della Federal Trade Commission, oltre che il Restore Online Shoppers’ Confidence Act.

Immediata la replica di Amazon, azienda che ha provato subito a difendere la buona reputazione del marchio e del servizio Prime, il quale dà la possibilità a chi lo acquista di beneficiare di diversi vantaggi, quali la possibilità di ricevere i propri pacchi senza spese di spedizione e in tempi più celeri, oltre che di avere una prelazione su certi tipi di offerte e poter usufruire del servizio di streaming Amazon Prime Video.

“Le affermazioni della Federal Trade Commission sono false, sia dal punto di vista dei fatti che dal punto di vista legale. La verità è che i clienti amano Prime e il nostro servizio è progettato affinché risulti sempre facile e chiaro sia iscriversi che cancellare l’iscrizione a Prime. Come avviene per tutti i nostri prodotti e servizi, ascoltiamo costantemente il feedback dei clienti e cerchiamo di migliorarne l’esperienza. Questo diventerà ancora più evidente durante lo svolgimento del caso”.

Ha affermato un portavoce di Amazon.

“Il fatto che la FTC ha annunciato questa azione senza averci fornito alcun preavviso, ci preoccupa. Le accuse sono state formulate proprio mentre stavamo collaborando con l’agenzia per supportare la piena comprensione dei fatti, del contesto e delle questioni legali. Non abbiamo avuto nemmeno l’opportunità di parlare con i commissari prima dell’avvio della causa. Restiamo comunque fiduciosi di poter dimostrare la nostra versione in tribunale”.

Una presa di posizione molto chiara e che non lascia spazio a interpretazioni.

La FTC accusa Amazon. Amazon accusa la FTC. Come finirà? Una risposta la potrà dare solo il tribunale, nella speranza che a essere tutelati alla fine siano esclusivamente i diritti dei consumatori.

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