Nizza, terrore e morte: due decapitati nella Chiesa di Notre-Dame

Sono giorni di passione e dramma in Francia, che a poche ore dall’annuncio del lockdown nazionale e a pochi giorni dall’omicidio per decapitazione del professor Samuel Paty, deve affrontare un nuovo episodio di cronaca nera particolarmente efferato e che arriva da Nizza.

Nizza: terrore e morte nella cattedrale

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La città rivierasca ha infatti vissuto una mattina di vero e proprio panico, con un attacco in piena regola verificatosi intorno alle 9 di giovedì mattina e che ha provocato almeno tre morti. Le prime informazioni arrivano dalla stampa locale, che ha raccontato di una donna decapitata nella chiesa di Notre-Dame. Lo ha spiegato, ai microfoni di BFM-TV, Laurent Martin de Fremont, ufficiale di polizia di Nizza. Successivamente si è appreso che anche la vittima lavorava per la polizia. Nelle ore successive si è appreso che anche un’altra delle vittime (un uomo) è morta per decapitazione.

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Il funzionario ha anche spiegato che l’assalitore è stato fermato dalle forze dell’ordine. Ferito, è stato trasferito in ospedale. Al momento gli unici dettagli trapelati sulle sue generalità riguardano il nome. L’uomo avrebbe detto di chiamarsi “Brahim” e di aver agito da solo. Si parla però di possibili complici nel corso dell’attentato alla chiesa di Notre-Dame, dove anche altri cittadini di Nizza sono stati feriti. Intanto tutte le chiese cittadine sono state chiuse per precauzione.

Il sindaco: “Nessun dubbio, è terrorismo”

Sulla vicenda è arrivata anche la testimonianza di Christian Estrosi, sindaco di Nizza. Quest’ultimo, intercettato a sua volta dall’emittente televisiva BFM-TV, ha affermato che l’assalitore, durante i soccorsi, continuava a ripetere ossessivamente “Allah Akbar. Il primo cittadino si è detto certo a proposito della natura terroristica dell’episodio: “Non c’è alcun dubbio in proposito“.

Nel frattempo i fatti di Nizza sono arrivati inevitabilmente fino a Parigi, dov’era in corso l’Assemblea Nazionale riunitasi per discutere le nuove misure di contenimento del Coronavirus. Jean Castex, primo ministro francese, ha abbandonato i lavori per spostarsi al ministero dell’Interno. Qui è stata aperta una cellula di crisi a proposito di questi nuovi efferati fatti.

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