Maiorca, incubo Covid in hotel: “Senza controllo i ragazzi positivi”

Una disavventura, una situazione estremamente sfortunata, l’eventualità che tutti volevano scongiurare. Che poi si trasforma in un vero incubo e una sorta di Odissea, generata da chi forse non si rende conto di ciò che sta avvenendo intorno a sé, e subita da chi nulla c’entra. Questo sta diventando il focolaio di Maiorca, dove è esplosa la variante Delta del Covid. E, come racconta il ‘Corriere della Sera’, nell’albergo che ospita gli studenti che loro malgrado hanno contribuito a diffondere il contagio, il clima è pesantissimo.

Maiorca: l’albergo fuori controllo

I ragazzi sono concentrati nell’hotel Bellver, a pochi passi dal lungomare di Palma di Maiorca. Sono 249 in tutto, 62 di loro sono certamente positivi. Eppure, secondo le testimonianze raccolte dal quotidiano milanese, negano di aver contratto il Covid. Men che meno nella sua variante Delta. E non solo pretendono di uscire, ma scorrazzano per i corridoi della struttura mettendo in serio pericolo gli altri turisti. Come loro in quarantena, ma non necessariamente positivi al Coronavirus (nella variante Delta o meno).

Libertad!“, “Secuestro balear” e “Somos negativos, queremos salir” (“Siamo negativi, vogliamo uscire“) sono alcune delle grida che si sentono dai balconi dell’hotel Bellver di Maiorca. Al suo interno c’è anche un trentenne che ha chiesto al ‘Corriere della Sera’ di preservare il proprio anonimato con il nome fittizio di Juan. E secondo lui non soltanto non sono negativi, ma ne sono anche consapevoli. “Li ho sentiti urlare da un balcone all’altro chiedendo l’esito dei test a cui sono stati sottoposti. Alcuni dicevano di essere positivi“, ha rivelato.

Che cosa è un “hotel puente”

Ma c’è altro. Il Bellver è un “hotel puente, predisposto dal Governo locale per chi sia sottoposto a quarantena e non abbia modo di passarla a casa propria. “Vitto e alloggio sono a costo zero. Paga tutto il Governo“, ha spiegato Juan. Per Governo, in questo caso, si intende l’amministrazione locale di Maiorca. E il servizio è meticoloso: “Il cibo viene preparato nell’ospedale Son Espases, ce lo portano da lì. Riceviamo quattro pasti al giorno“.

Peccato che i più giovani ospiti della struttura di Maiorca stiano abusando di tali benefici. “Gridano di continuo, mettono la musica a tutto volume negli altoparlanti fregandosene di chi sta male e avrebbe bisogno di riposare – si è lamentato il trentenne raggiunto dal ‘Corriere della Sera’ –. È così per 20 ore al giorno. Corrono nei corridoi, anche se è vietato uscire dalla propria stanza. Usano il telefono fisso (che servirebbe per dare l’allarme nel caso in cui ci si sentisse male) per fare scherzi telefonici agli altri ospiti e alla reception. E così intasano la linea“.

E c’è anche di peggio, in considerazione del fatto che gli alimenti sono forniti gratuitamente. “Si tirano la frutta e piatti di spaghetti dai balconi – ha infatti denunciato Juan –. La ragazza nella stanza accanto alla mia ha chiesto loro, gentilmente, di abbassare la musica. In risposta le hanno lanciato una mela addosso“. Nel frattempo è scattata già una denuncia. Non verso uno o più ragazzi, ma verso la direttrice generale della Salute Pubblica di Maiorca. La madre di uno degli studenti la accusa di “prevaricazione e detenzione illegale“. In una situazione già tesa, ma che rischia di precipitare ulteriormente.

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