Incendio a Saint-Tropez, settemila sfollati e quattromila ettari bruciati

Non è ancora del tutto sotto controllo l’incendio in Costa Azzurra, vicino Saint-Tropez in Francia. È il peggiore dell’estate 2021, nonostante l’Italia sia stato il Paese più colpito dagli incendi. “Non c’è più vento, quindi potremo lavorare sul perimetro dell’incendio“, ha detto ieri sera all’agenzia stampa Afp il portavoce dei vigili del fuoco. “La situazione non è più allarmante come prima, ma rimane preoccupante“. Circa un migliaio di loro hanno lavorato per tutta la notte con 225 automezzi per spegnere le fiamme.

Sono invece circa settemila le persone che  hanno passato una seconda notte fuori casa, accolte in una struttura ricettiva della zona. “Non è ancora possibile il loro rientro“, ha affermato la Prefettura in una nota. Per ospitarli sono stati attivati 15 centri di accoglienza negli otto comuni della costa del Var, il dipartimento francese tra Marsiglia e Cannes dove è divampato l’incendio. Restano chiuse al traffico due strade dipartimentali.

L’incendio di lunedì

L’incendio, divampato lunedì vicino a un’area di sosta autostradale, ha bruciato oltre quattromila ettari di bosco e macchia mediterranea. I settemila sfollati sono residenti ma anche turisti francesi e stranieri evacuati dalle proprie abitazioni o dai campeggi. “Migliaia di persone sono state evacuate a scopo preventivo, ma non ci sono vittime“, ha spiegato ieri il portavoce dei vigili del fuoco. Il dipartimento del Var è una delle zone più turistiche della Francia, soprattutto in estate.

Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato nel pomeriggio nella regione, a Le Luc, per incontrare le squadre di soccorso. Sulla strada che attraversa il Massif des Maures, un’area di foresta assai visitata dai turisti, si assiste a scene di desolazione. Le linee elettriche giacciono a terra, i pali sono carbonizzati, ettari di vigneti sono bruciati, riferisce una squadra dell’agenzia Afp.

Quasi 1.300 persone, per lo più vacanzieri di un campeggio, sono state accolte in una palestra a Bormes-les-Mimosas, villaggio vicino a Fort Brégançon, residenza estiva del Capo dello Stato. La loro evacuazione preventiva, durante la notte, è avvenuta in tranquillità.

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