Honduras, cinque arresti per il linciaggio di Giorgio Scanu

Almeno cinque persone sospettate di aver preso parte all’uccisione e al linciaggio dell’italiano Giorgio Scanu sono state arrestate dalla polizia dell’Honduras. Lo ha comunicato il governo di Tegucigalpa, la capitale del Paese repubblica dell’America centrale, come riferito da Reuters. Al linciaggio, avvenuto ieri a Santa Ana de Yusguare, hanno preso parte circa 600 persone armate di machete, bastoni e pietre. La folla, incontrollabile, accusava Scanu di aver ucciso un anziano vicino di casa dopo un litigio. Gli arrestati sono stati prelevati ieri dalla polizia e hanno un’età compresa tra i 19 e i 55 anni. Non sono accusati solo dell’omicidio di Scanu, ma anche del successivo incendio alla sua abitazione. L’udienza nei loro confronti è stata fissata per giovedì 15 luglio alle 13.

“Quel che è successo non si ripeterà”

Di fronte a quel che è successo, Edas Turcios, il sindaco di Santa Ana de Yusguare, non esclude l’imposizione del coprifuoco. “Facciamo appello alla calma, sappiamo che la situazione è terribile. Non era mai successo niente di simile nella nostra comunità, che è un luogo tranquillo”, ha dichiarato Turcios. Nel frattempo, nella città honduregna si sta preparando una manifestazione per chiedere il rilascio dei sospettati arrestati per la morte di Scanu. Il sindaco ha assicurato che non sarà permessa alcuna protesta. Turcios ha poi annunciato una riunione con le autorità di sicurezza per decidere eventuali misure precauzionali, come il già citato coprifuoco. “Quel che è successo è una tragedia che non si ripeterà”, ha garantito.

La possibile causa del linciaggio

Dietro al linciaggio parrebbe nascondersi la volontà di farsi “giustizia da soli” di numerosi cittadini di Santa Ana de Yusguare. La folla, infatti, accusava Scanu di aver ucciso il suo vicino di casa per vendicarsi di un furto avvenuto negli ultimi giorni. El Heraldo, inoltre, ha riportato che in passato l’italiano sarebbe stato protagonista di un’aggressione a un abitante del villaggio, ferendo la mano di una donna che, secondo lui, aveva danneggiato il suo giardino.

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