Harry e Meghan: l’intervista shock vista dai governi di USA e UK

Non si fanno attendere le reazioni all’intervista shock che il principe Harry e la moglie Meghan Markle hanno concesso a Oprah Winfrey per l’emittente statunitense CBS. E l’attacco durissimo dei duchi di Sussex alla casa reale britannica ha inevitabilmente generato echi autorevoli. A partire da quelli dei governi di Stati Uniti e Gran Bretagna.

I duri attacchi di Harry e Meghan alla Royal Family

In particolare la moglie di Harry, Meghan, ha sollevato sospetti di razzismo in seno alla Royal Family britannica, da cui la decisione di prenderne le distanze. Fa eccezione Elisabetta II (“La Regina è sempre stata meravigliosa con me“), ma le pressioni sarebbero state pesantissime. “Nei mesi in cui ero incinta del mio primo bambino ci dissero che non gli sarebbe spettato nessun titolo né gli sarebbe stata garantita la sicurezza – le parole della duchessa, nata da mamma afroamericana e papà caucasico –. C’erano anche preoccupazioni e conversazioni su quanto sarebbe stata scura la sua pelle quando fosse nato“.

Fui vittima di un’autentica campagna di denigrazione – ha poi aggiunto la duchessa –. Le allusioni razziali sulla stampa trasformarono il pericolo generale in minaccia mortale. Mi sentii disperatamente sola e abbandonata. Non volevo più vivere. Ma mi negarono aiuto psicologico per evitare imbarazzi“. Ancora più pesanti le accuse di Harry: “Ho capito che dovevamo andarcene, perché Meghan stava troppo male. Non potevo permettere che si ripetesse la storia di mia madre“.

Il caso visto dagli Stati Uniti e dal Regno Unito

Parole che hanno indotto la Casa Bianca a rompere il silenzio. Pur non entrando nel merito delle dichiarazioni di Harry e Meghan, infatti, Joe Biden attraverso la sua portavoce ha fatto sapere di apprezzare il coraggio della duchessa. “Farsi avanti e parlare della propria salute mentale raccontando la propria storia personale è sempre un atto di grande coraggio. Questo è indubbiamente il pensiero del Presidente“, ha affermato infatti Jen Psaki, portavoce di Biden.

Ancora più delicata la situazione di Boris Johnson, chiamato indirettamente a dare un’opinione governativa su una situazione molto delicata della Casa Reale. E il premier britannico ha scelto di usare il più basso numero possibile di parole: “Ho sempre avuto la massima ammirazione per la Regina. Riguardo altre questioni legate alla Royal Family, da molto tempo non le commento. E non intendo modificare tale linea. Per un Primo Ministro, la cosa migliore da fare in casi del genere è non dire nulla“, ha tagliato corto BoJo in una conferenza stampa in cui era stata nientemeno la ‘BBC’ a stuzzicarlo sull’argomento.

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