Expo, la testimonianza della prima astronauta donna emiratina

In occasione della Space Week, la settimana di Expo dedicata all’esplorazione spaziale, Dubai ha accolto vari ospiti d’eccezione (sia dal vivo che in collegamento). Dopo Luca Parmitano e Hazza Al Mansouri, anche Nora Al Matrooshi, la prima astronauta donna degli Emirati Arabi, ha avuto spazio per raccontare la sua esperienza. “È una grande responsabilità essere la prima astronauta donna araba. Il campo dell’esplorazione spaziale non è limitato a un solo genere o un paese: lo Spazio è per tutti. Voglio che le donne arabe siano incoraggiate dal mio esempio a entrare in questo settore”, ha spiegato l’astronauta a Expo 2020 Dubai.

Expo, Al Matrooshi racconta il suo addestramento

Al Matrooshi è stata selezionata assieme al collega Mohammed Al Mulla per partecipare alla prossima missione spaziale degli Emirati Arabi Uniti, che puntano a portare i propri astronauti sulla Luna. Durante il suo intervento a Expo, la cosmonauta ha raccontato l’addestramento a cui si sta sottoponendo. “Insieme ad Al Mulla sto svolgendo il tirocinio formativo presso il Mohammed Bin Rashid Space Center (MBRSC). Entrambi abbiamo iniziato l’addestramento di volo, stiamo rafforzando i muscoli delle mani e studiando il russo”. Non stupisce che in vista di una missione così delicata i preparativi da effettuare siano molteplici.

“Dobbiamo costruire un futuro migliore per le prossime generazioni”

Al Matrooshi ha raccontato la sua esperienza presso il Dubai Exhibition Center di Expo, rispondendo anche ad alcune domande. Una di queste riguardava i consigli che darebbe alle ragazze che sognano di diventare astronaute. “Il mio consiglio è di sforzarsi per raggiungere i propri obiettivi. Anche se sembra impossibile, esistono sempre delle opportunità, tocca a noi crearle”. Parlando di Expo Dubai, Al Matrooshi ha dichiarato che l’Esposizione Universaleoffre l’opportunità di incontrarsi e discutere sulle idee, in un unico luogo. Bisogna cooperare assieme per costruire un futuro migliore per le prossime generazioni”, ha concluso la cosmonauta.

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