Covid, Israele: “Omicron potrebbe portare all’immunità di gregge”

La variante Omicron potrebbe condurre all’immunità di gregge in Israele, ma il prezzo da pagare per raggiungere un simile risultato non sarebbe basso. È questo, in sintesi, quanto dichiarato da Nachman Ash, il direttore generale del ministero della Salute israeliano, nel corso di un’intervista con l’emittente radiofonica 103FM. Per arrivare all’immunità di gregge sarebbero necessarie “numerosissime infezioni”. “I numeri dovrebbero essere molto alti. È possibile, ma noi vogliamo raggiungere questo traguardo grazie all’elevato numero di persone vaccinate, non tramite le infezioni“.

L’aumento dei casi di Covid in Israele

Parlando delle recenti celebrazioni per il Capodanno, Ash le ha definite “preoccupanti”, soprattutto perché il governo non le ha limitate tramite delle rigide restrizioni. Se nei prossimi giorni i numeri cresceranno, diventerà necessario pensare a delle “misure più severe”. Gli ultimi dati messi a disposizione al ministero della Salute israeliano indicano che circa il 60% dei 9,4 milioni di cittadini israeliani è completamente vaccinato (la stragrande maggioranza con Pfizer/BioNTech). I numeri indicano anche che negli ultimi dieci giorni le infezioni giornaliere sono più che quadruplicate, passando da meno di mille al giorno a più di 5.550. Si è verificato anche un aumento dei casi più gravi.

Naftali Bennett: “Presto avremo decine di migliaia di contagi al giorno”

Nella giornata di oggi, domenica due gennaio, Naftali Bennett, il primo ministro di Israele, ha parlato del significativo aumento dei casi di Covid-19. “La bufera sta arrivando. I casi sono destinati a raddoppiare più volte. Presto ci saranno decine di migliaia di contagi al giorno”, ha dichiarato durante la seduta settimanale del consiglio dei ministri. Nonostante l’aumento dei contagi, l’obiettivo del governo israeliano resta lo stesso: “consentire il funzionamento dell’economia e proteggere le fasce più deboli della popolazione”. Il primo ministro ha sottolineato che Israele intende avvalersi dell’esperienza maturata in parallelo in altri Paesi, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.

Impostazioni privacy