Cos’è la Bibby Stockholm, la “prigione” galleggiante per i migranti

Da qualche giorno è apparsa nel mare di Portland la Bibby Stockholm, un grande centro accoglienza galleggiante che servirà ad accogliere 500 migranti a largo delle coste del Regno Unito. Lunedì 17 Luglio la Bibby Stockholm ha lasciato il porto di Falmouth, in Cornovaglia, per raggiungere la costa a sud dell’Inghilterra il 18 luglio. A voler adottare questa soluzione è stato soprattutto il primo ministro Rishi Sunak, impegnato nella lotta contro l’immigrazione irregolare. Il governo conservatore sta rendendo più rigida la stretta del Regno Unito nei confronti dei richiedenti asilo.

Il centro d’accoglienza è composto da 222 stanze in cui saranno ospitati richiedenti asilo di sesso maschile e di età compresa tra i 18 e 65 anni. I primi 50 migranti potrebbero arrivare già sulla nave nei prossimi giorni. L’imbarcazione rimarrà nel mare di Portland per circa 18 mesi. Molte persone hanno iniziato a protestare contro l’idea che centinaia di richiedenti asilo siano rinchiusi ed isolati in una struttura in mezzo al mare, ma c’è anche chi non è d’accordo con la presenza dei migranti in un territorio che è meta turistica. Manifesti con scritte: “No alla chiatta” e “No alla prigione galleggiante” sono apparsi nel porto di Portland.

Perché il governo ha deciso di adottare questa soluzione?

Il Regno Unito ha deciso di adottare questa soluzione per tentare di ridurre i costi di accoglienza. Secondo Rishi Sunak, grazie alla Bibby Stockholm, sarà possibile risparmiare sugli alloggi per migranti negli hotel. In questo modo i richiedenti asilo saranno costretti ad attendere l’esito della richiesta a distanza. In passato la nave aveva già ospitato migranti e senza tetto in Germania e nei Paesi Bassi, ma allora le condizioni non erano state considerate ottimali e non avrebbero garantito il giusto benessere dei  migranti.

Bibby Stockholm
Foto | EPA/Jon Rowley – Newsby.it

Le critiche alla Bibby Stockholm

Non sono mancate le polemiche e le indignazioni soprattutto da parte della popolazione locale. Le decisioni del governo hanno suscitato importanti considerazioni di esponenti politici e di istituzioni locali e per la maggior parte negative. Una fra tutte quella di Chris Loder, che avrebbe rivelato alcuni dettagli circa la capienza dell’imbarcazione, sottolineando le irregolarità tra ciò che si legge sui documenti ufficiali e le reali intenzioni del Regno Unito: la nave, infatti, sarebbe stata progettata per ospitare 250 persone, ma a quanto pare ne potrebbe contenere 500.

Jim Draper, presidente del consiglio comunale di Portland, aveva dichiarato che è “inappropriato ospitare i rifugiati, alcune delle persone più vulnerabili del mondo, a bordo di una nave”.

Il governo di Londra starebbe pensando di utilizzare questa soluzione contro l’immigrazione irregolare su altre due chiatte. L’imbarcazione, è arrivata dopo l’approvazione  del contestato Illegal Migration Bill, il disegno di legge che impedisce ai migranti di attraversare la Manica su piccole imbarcazioni. Il provvedimento, che dispone anche la deportazione dei richiedenti asilo in Ruanda, diventerà effettivo solo dopo aver ricevuto l’approvazione di re Carlo III. L’anno scorso, sono arrivate sulle coste inglesi e attraverso la Manica circa 45.755 persone.

Nel 2022 anche il governo scozzese ha ospitato numerosi rifugiati ucraini su due imbarcazioni, ma si sarebbe trattato soltanto di una soluzione temporanea.

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