Coronavirus, Duterte: “Mi candido per i test del vaccino russo”

L’annuncio del vaccino Sputnik-V sviluppato in Russia ha fatto rapidamente il giro del mondo dopo le parole di Vladimir Putin. E uno degli storici estimatori del leader russo, il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, si è già informalmente candidato a sottoporsi ai test per verificare l’efficacia del vaccino stesso. A riportare la notizia è Cnn Philippines, che cita le parole pronunciate dallo stesso capo dello Stato del Sud-est asiatico dopo l’annuncio di Putin.

Duterte: “La Russia ci darà il vaccino, non hanno parlato di pagamenti”

“Sono felicissimo perché la Russia è nostra amica – ha dichiarato Duterte -. Ci daranno il vaccino, non hanno parlato di pagamenti. Il presidente filippino ha aggiunto che è pronto a parlare con lo stesso Putin del numero di vaccini necessari per il Paese da lui amministrato, ma anche che sono necessari alcuni test. Ed è qui che ha rivelato di volersi sottoporre alla sperimentazione in prima persona.

“Il vaccino sarà iniettato ad alcune persone e poi vedremo i risultati – ha spiegato -. Verificheranno se il corpo lo accetterà o no. Serviranno volontari. E quando il vaccino arriverà non ci saranno discussioni. Mi presterò come volontario per sperimentarlo pubblicamente, sarò il primo“.

Duterte ha dichiarato di avere fiducia nel vaccino messo a punto dall’Istituto Gamaleya di Mosca e ha aggiunto: Se funzionerà su di me, funzionerà per tutti. Ha poi concluso augurandosi che il vaccino sia disponibile prima della fine del 2020.

La ‘pressione’ di Duterte anche sulla Cina

Le Filippine, finora, hanno registrato circa 139mila contagi e oltre 2.300 decessi, secondo i dati della Johns Hopkins University aggiornati all’11 agosto. La ‘pressione’ di Duterte per avere il vaccino prima di altri Paesi non è in realtà una sorpresa. Già nei giorni scorsi, prima che dalla Russia arrivasse la novità legata a Sputnik-V, il presidente delle Filippine aveva commentato le notizie di vaccini arrivato alla sperimentazione sull’uomo pervenute dalla Cina e aveva rivendicato la priorità nella consegna dei vaccini in base al “rapporto di amicizia” tra i due Paesi.

Una possibilità mai smentita, ma neanche confermata, dagli ambienti di Pechino. Per quanto riguarda l’aspetto economico, il Ministro delle Finanze Carlos Dominguez III aveva già dichiarato in passato che le Filippine sono pronte a spendere 20 miliardi di pesos (circa 350 milioni di euro) per vaccinare 20 milioni di persone, sui 100 milioni di abitanti dell’arcipelago.

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