Il caso Peng Shuai alza la tensione tra USA e Cina

Il caso della scomparsa della tennista Peng Shuai continua a scuotere l’opinione pubblica. Nonostante mail e video con la tennista postati dal governo cinese nelle settimane scorse, l’allarme circa il suo stato di salute e la sua incolumità rimane alto.
In risposta al silenzio di Pechino sulle accuse di aggressione sessuale della tennista cinese la Women’s Tennis Association (WTA) ha annunciato l’immediata sospensione di tutti i tornei in Cina. Numerose voci si sono levate per chiedere all’ITF , che organizza eventi del Grande Slam, di fare lo stesso.
Tuttavia, l’ITF ha già annunciato che non sospenderà i tornei in Cina perché “non vuole punire un miliardo di persone“, ha detto domenica il presidente della federazione.

USA minacciano di boicottare le olimpiadi di Pechino

Nel frattempo, a pochi mesi dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino, sale la tensione tra USA e Cina con il presidente Biden che minaccia il boicottaggio dell’evento.
Secondo quanto riportato dalla CNN, l’amministrazione Biden dovrebbe annunciare questa settimana che i funzionari del governo degli Stati Uniti non parteciperanno alle Olimpiadi del 2022 a Pechino.

La possibilità di un boicottaggio diplomatico arriva mentre gli USA tentano di stabilizzare le turbolente relazioni con Pechino, anche se mantengono un approccio duro nei confronti degli attriti commerciali e dei conflitti sulle azioni della Cina su Taiwan e sui diritti umani, incluso il genocidio degli uiguri.Tuttavia questo boicottaggio non impedirà ai suoi atleti di prendere parte all’evento.

La risposta della Cina: “Prenderemo contromisure”

La mossa americana, come era prevedibile, non è stata vista di buon occhio dal governo cinese.
Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese ha messo in guardia gli USA, avvertendoli che il boicottaggio delle olimpiadi potrebbe pregiudicare il dialogo e la cooperazione tra le due nazioni in aree importanti.

Se gli Stati Uniti insistono nell’aggrapparsi volontariamente al loro corso, la Cina prenderà contromisure risolutive“, ha detto in una conferenza stampa.
I rapporti bilaterali tra le due nazioni sono da tempo estremamente tesi: l’incontro virtuale tra Biden e Xi Jinping di qualche settimana fa, per ripristinare almeno formalmente i rapporti, non ha portato, nei fatti, a un vero punto di svolta.

Peng Shuai, alla luce il post integrale della tennista

Il 2 novembre 2021, la tennista Peng Shuai aveva postato un contenuto su Weibo, accusando Zhang Gaoli, ex vicepresidente, nonché braccio destro di Xi Jinping, di aver abusato sessualmente di lei. La censura cinese rimosse subito il post incriminato, non prima però che alcuni utenti ne facessero uno screenshot.

La traduzione integrale del post, come riportata dal quotidiano The Times, mette in luce la drammatica vicenda.”Non è facile parlarne, ma voglio che venga fuori“. “Fino a che punto mi sento ipocrita. Confesso di non essere una brava ragazza, anzi, sono una cattiva, una pessima ragazza”. Comincia così il post di accusa di Peng, prima di raccontare i dietro le quinte del suo rapporto con il politico durati anni.

“Non ho prove ma sono pronta a dire la verità”

Dopo aver giocato a tennis la mattina, tu e tua moglie Kang Jie mi avete condotto a casa vostra. Poi tu mi hai portato in una stanza e, proprio come a Tianjin più di dieci anni fa, mi hai detto che volevi fare sesso con me. Ero molto spaventata quel pomeriggio, non mi aspettavo che la cosa potesse accadere così, con una guardia fuori della porta, perché era impossibile far credere che tua moglie avrebbe acconsentito a una cosa del genere.

Da molto tempo avevo sepolto la nostra storia nel mio cuore, visto che non avevi intenzione di accollarti nessuna responsabilità. Ma allora, perché sei venuto a cercarmi nuovamente, per portarmi a casa tua e costringermi a fare sesso con te?“. “Non ho nessuna prova, ed è stato impossibile conservare qualunque traccia dell’accadutosottolinea la tennista cinese.

Avevi sempre paura che avrei portato con me un registratore, per raccogliere prove – scrive ancora la tennista. Non ho nulla per provare quanto è accaduto, né audio, né video, solo l’esperienza reale della mia vita stravolta. Ma anche se rischio di disintegrarmi, come un uovo scagliato contro una roccia, sono pronta a dire la verità sul tuo conto. Tu sei padre di un figlio e di una figlia. Dopo tutto quello che hai fatto in questa vita, saprai guardarli in faccia con la coscienza tranquilla?“, conclude Peng Shuai.

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