Teatro, la soluzione per salvare gli eventi: spettacoli nei container

In questo clima da (semi)lockdown e di totale incertezza che riguarda anche il teatro, un’idea per tenere in piedi gli spettacoli dal vivo arriva da New York. Il governatore dello Stato americano con capitale Albany, Andrew Cuomo, ha lanciato da poco il progetto NY PopsUp, che prevede 300 spettacoli all’aperto per ridare fiato agli artisti. Proprio in risposta all’iniziativa arriva il progetto dello studio di architettura Marvel, che propone di usare container nelle strade per ospitare gli spettacoli open air.

Il progetto degli spettacoli nei container è stato ideato dall’architetto Jonathan Marvel

Del resto Broadway, il quartiere dei teatri di New York, ha chiuso il 12 marzo 2020, il giorno dopo l’annuncio, da parte dell’Oms, che il Coronavirus era considerato una pandemia. Le sale non riapriranno a breve: forse a giugno, forse più avanti. Ma l’idea che è nata dagli Stati Uniti è semplice ma (forse) geniale. I container, usati per le spedizioni sulle navi, ci sono già e non andrebbero costruiti apposta. I box potrebbero essere montati a 3,6 metri di altezza, con due torri di ponteggi a reggerli. In questo modo di giorno il traffico potrebbe scorrere sotto la struttura e la sera basterebbe chiudere le strade interessate per ricavare in pochi minuti un’arena. Con il pubblico, distanziato, seduto di fronte.

“Esiste una cultura dei ponti sui marciapiedi nelle nostre strade e sui marciapiedi”, ha detto il fondatore dello studio di architettura, Jonathan Marvel, come riporta Dezeen. Adattandola ai teatri pop-up, di giorno si avrebbe un impatto minimo sul flusso di auto, ciclisti e pedoni. Si potrebbe anche pensare di far svolgere gli spettacoli su due piani, con la scena sopra e l’orchestra sotto, per esempio. O di integrare nei container schermi a led per facilitare la creazione di sfondi.

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