Antica Corte Pallavicina, dal podere di Giuseppe Verdi ai reali d’Inghilterra

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Siamo a Polesine Parmense, alle porte di Parma ma soprattutto nella terra del culatello, l’originale, quello di Zibello. Qui sorge l’Antica Corte Pallavicina, un vero e proprio monumento al made in italy.

Una storia affascinante che affonda le sue radici nel 1320, quando a volere il podere furono i marchesi Pallavicino. Agli inizi del ‘900 una famiglia di contadini, gli Spigaroli, trovò qui sistemazione dopo che il loro padrone, nientemeno che Giuseppe Verdi, irritato per l’involontaria uccisione di una lepre, aveva deciso per la loro cacciata.

Nel corso degli anni la conoscenza dei prodotti locali e la maestria in cucina ha fatto sì che il nome degli Spigaroli si imponesse da questo scorcio di Emilia in tutto il mondo. Chef stellati e dinastie reali ancora oggi si rivolgono a Massimo, titolare, assieme al fratello Luciano, dell’Antica Corte, per la fornitura dei salumi sui quali, ovviamente, spicca il prestigioso culatello.

Da antica corte a ristorante stellato

Trent’anni fa, poi, la possibilità di restituire allo storico podere il suo antico splendore. Le labirintiche cantine e le segrete prigioni ora sono destinati a un relais di undici camere e a un ristorante stellato. In cucina lo chef Massimo Spigaroli. “Quando cucini il cibo che tu stesso hai prodotto, trasmetti nelle pietanze i sapori con i quali tu stesso sei stato allevato” racconta lo chef. “I sapori del territorio sono importanti, e io voglio tramandarli“.

Gli ospiti dell’Antica Corte, oltre che gustare prelibati piatti della tradizione, avranno la possibilità di avventurarsi in un percorso di gusto, visitando il Museo del Culatello e del Masalén.

Massimo, nonostante la fama che lo porta in giro per il mondo, non ha intenzione di fermarsi. Numerosi sono i corsi da lui coordinati, dall’arte della pasta al team building. Tra questi spicca “Pig full immersion”, un corso di approfondimento sui salumi dedicato a bottegai, salumieri o appassionati.

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