Salario minimo, Landini: “Aumentare stipendi in rapporto all’inflazione”

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A margine di un incontro sulla Città Metropolitana alla Camera del Lavoro di Milano, Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil, ha affrontato il tema del salario minimo. “Credo che da noi serva una legge che sia in grado di riconoscere il ruolo dei contratti nazionali di lavoro. Sono d’accordo con dei provvedimenti legislativi che sostengano il salario, ma anche la contrattazione collettiva, e che arrivino ad estendere le tutele a tutto il mondo del lavoro“. Per quanto riguarda “il tema salario in quanto tale, noi abbiamo dei salari bassi – ha aggiunto -. Se vuoi tutelare i salari devono aumentare in rapporto all’effettiva inflazione che esiste“.

“Bonus 200 euro non sufficiente, serve mensilità intera”

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Landini ha parlato anche della tassazione nel mondo del lavoro. “Il bonus dei 200 euro è una cosa importante, ma non è sufficiente. Noi abbiamo bisogno di una mensilità intera in più per le persone, vista l’inflazione che si è determinata. Bisogna agire sull’aumento della tassazione degli extraprofitti, intervenire sulla tassazione delle rendite e dall’altra parte serve una riforma strutturale, sapendo che il Fisco nel nostro Paese si chiama anche evasione fiscale“, ha aggiunto Landini.

Autonomia, Landini: “Da sempre contrari, Paese già troppo diviso”

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Per quanto riguarda l’autonomia differenziata, Landini ha ricordato che la Cgil è stata sempre contraria a questa idea. “Non siamo contrati all’autonomia delle regioni, ma riteniamo che ci siano una serie di diritti che debbano essere garantiti a tutti a prescindere dalla ragione in cui si nasce“. L’autonomia differenziata “rischia di dividere ancora di più un Paese già troppo diviso“, non solo fra Nord e Sud, ma anche “dentro le singole regioni e le singole realtà”.

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