Reddito di cittadinanza, che fine faranno i navigator | In arrivo nuovi contratti

Il reddito di cittadinanza continua a dare lavoro in tutta Italia. In particolare ai famosi “navigator”, gli incaricati a guidare i percettori del discusso assegno mensile a trovare la tanto attesa occupazione. A partire dal 1° giugno, infatti, avrà luogo la ricontrattualizzazione di 1.800 persone che svolgono tale mansione.

Lo si legge nel Dl Aiuti, che dal 17 maggio è entrato nella Gazzetta Ufficiale diventando quindi a tutti gli effetti una normativa vigente in Italia. Ecco quindi come procederà il lavoro dei navigator, che lo Stato ha assunto nel 2019 in concomitanza con l’introduzione del reddito di cittadinanza, fin quanto durerà il loro contratto e di che cosa si occuperanno ora.

Reddito di cittadinanza: deciso il futuro dei navigator

I navigator sono divenuti tali dopo aver vinto un concorso pubblico, peraltro anche piuttosto complesso. A estendere i loro contratti sono quindi intervenute due proroghe. Dal 1° maggio 2022, tuttavia, tali contratti sono scaduti e chi li ha sottoscritti è attualmente senza lavoro. Il reddito di cittadinanza però resta in vigore, e anche chi si occupa dei suoi percettori riprenderà le proprie mansioni.

Una consulenza sul lavoro
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Per i prossimi due mesi, infatti, i navigator saranno ricontrattualizzati da Anpal Servizi Spa. Le condizioni saranno le stesse dei precedenti incarichi, ma dal prossimo 1° giugno aumenteranno le loro competenze. Non si occuperanno infatti del solo reddito di cittadinanza, ma anche dell’attuazione del Programma Gol (garanzia di occupabilità dei lavoratori). Il nuovo accordo prevede che il servizio duri complessivamente cinque mesi, fino quindi al prossimo mese di ottobre. Sarà poi compito delle Regioni chiedere ulteriori tre mesi di proroga. Per farlo c’è tempo fino al 23 giugno.

La copertura dei fondi legati al reddito di cittadinanza ammonta per il 2022 a circa 13 milioni di euro. Nel caso però accada che le Regioni non abbiano utilizzato entro il 30 aprile scorso parte dei fondi loro spettanti ed essi non bastino a coprire i mesi di proroga, ne arriveranno altri. Il Dl Aiuti prevede infatti che si attinga al Fondo per le politiche attive del lavoro. I 1.800 navigator già precedentemente assunti, inoltre, potranno usufruire di corsie preferenziali se parteciperanno ai prossimi bandi per i centri per l’impiego.

Un nuovo contratto di lavoro appena stipulato
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Si attende infatti il completo espletamento delle procedure di selezione e di assunzione delle unità di personale da destinare ai Cpi. Ma i “vecchi” navigator accederanno a un punteggio aggiuntivo nei vari bandi, avendo già prestato “attività di assistenza tecnica. Ossia proprio quella tramite cui hanno garantito l’avvio e il funzionamento del reddito di cittadinanza.

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