Novità per il lavoro domestico:
ecco il nuovo Contratto Nazionale

Sono diverse le novità introdotte dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale del settore del lavoro domestico. Colf, badanti e baby sitter diventano “assistenti familiari”, inquadrati in quattro diversi livelli a seconda delle mansioni, guardando soprattutto al lavoro di cura dei bambini e delle persone non autosufficienti. Inoltre ci saranno agevolazioni per chi ha necessità di assumere una seconda badante per le persone non autosufficienti e aumenti salariali per coloro che se ne prendono cura. L’intesa sui circa 860 mila lavoratori regolari del comparto è stata raggiunta tra le associazioni dei datori di lavoro (Fidaldo e Domina) e le organizzazioni sindacali dei lavoratori (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS, Federcolf). Lavoratori che arrivano a 2 milioni se si considerano le stime sul sommerso. Scaduto nel 2016, il nuovo contratto collettivo entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre 2020.

“Assistenti familiari” ed educatori formati nel nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro domestico

La distinzione principale tra gli “assistenti familiari” è tra chi si occupa della gestione della casa e chi si prende cura di altre persone. Vengono anche introdotte le figure degli educatori formati, sempre più fondamentali nella presa in carico delle nuove esigenze emergenti. L’aumento salariale previsto a partire da gennaio è di 12 euro al mese, ma retribuzioni più alte sono previste se ci si prende cura di persone non autosufficienti, bambini o anziani. In particolare è prevista un’indennità (da 100 euro a quasi 116 euro) nel caso si seguano bambini fino a sei anni. Ai lavoratori in possesso della certificazione di qualità verrà inoltre riconosciuta un’ulteriore indennità fino a 10 euro al mese. Per quanto riguarda i percorsi di formazione professionale, vengono introdotte ulteriori 24 ore di permesso dedicate, in aggiunta alle 40 già esistenti.

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del settore del lavoro domestico rivisita gli articolati riferiti al contratto individuale di lavoro e alle assunzioni a tempo determinato in ottemperanza alla normativa intervenuta. Come anche rispetto al periodo di prova e ai permessi anche riconducibili al rinnovo del permesso di soggiorno e allo svolgimento delle pratiche di ricongiungimento familiare. Soddisfazione delle parti sociali firmatarie. Il nuovo contratto “interviene in una fase molto particolare per il mondo intero, vessato in prima istanza dalla pandemia e successivamente dai risvolti che questa ha comportato sotto il profilo socio-economico, finanziario e, più in generale, del benessere delle persone”.

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