Istat, inflazione in calo ad agosto. Nuovo record debito pubblico

L’Istat conferma le stime sull’inflazione in Italia: l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile ma una diminuzione dello 0,5% su base annua. L’inflazione è negativa anche per il mese di agosto e il dato è il più basso registrato da luglio 2016: si tratta del quarto mese consecutivo in ribasso.

Istat, inflazione in calo ad agosto

I dati su base annua diffusi dall’Istituto di statistica non si registravano da luglio del 2016 e rappresentano il quarto mese consecutivo in negativo. Nonostante la stagione estiva, partita in ritardo rispetto agli altri anni, e i saldi estivi partiti ad agosto, l’economia italiana stenta quindi a decollare e i consumi rimangono fermi.

I saldi del 2020 hanno presentato prezzi più bassi rispetto alle annate precedenti. Nel dettaglio, i prezzi del “carrello della spesa” contenente i beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona rallentano la loro crescita (da +1,2% a +0,9%). L’inflazione negativa, invece, è “ancora determinata per lo più dagli andamenti dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -13,6% a -13,7%) e di quelli non regolamentati (da -9,0% a -8,6%)”, come ha descritto l’Istat. “L’ampliarsi della flessione dell’indice generale – ha aggiunto l’Istituto – si deve prevalentemente al calo più netto dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,9% a -2,3%)”.

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi è in aumento (da +0,4% a +0,3% ), così come quella al netto dei soli beni energetici decelerano entrambe (da +0,6% a +0,4%).

Nuovo record del debito pubblico

Oltre che per i dati relativi all’inflazione, l’economia italiana si conferma in affanno anche a causa del forte debito pubblico. La Banca d’Italia, in questo senso, ha stimato che il debito ha raggiunto un livello record nel mese di luglio: si tratta di 2.560,5 miliardi di euro, con un aumento di 29,9 miliardi rispetto al mese precedente. “L’incremento riflette – come spiega Bankitalia in Finanza pubblica: fabbisogno e debitooltre al fabbisogno del mese (7,9 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (23,3 miliardi, a 83,9)”.

 

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