Facebook nei guai, il governo Usa: “Instagram e WhatsApp da vendere”

Nuovi problemi per Facebook, in particolare nella sua patria d’origine: gli Stati Uniti d’America. Il governo degli Usa, infatti, ha presentato tramite la Federal Trade Commission (Ftc) una denuncia contro il colosso dei social media. L’accusa è quella di aver costituito un vero e proprio monopolio, violando le norme antitrust federali. Accuse già presentate in passato in Europa.

La denuncia contro Facebook

La Ftc sostiene che Facebook ha adottato una “condotta anticoncorrenziale e metodi di concorrenza sleali“. La principale applicazione di tale condotta è da ricondurre all’acquisizione di concorrenti come Instagram e WhatsApp. Un’operazione definibile come “una folle spesa anticoncorrenziale”. La richiesta, quindi, è di vendere le altre due piattaforme. E non è tutto, perché negli anni si sarebbe verificata anche l’imposizione di “restrizioni anticoncorrenziali” nei confronti di sviluppatori di app che potessero intaccare il dominio dell’azienda di Mark Zuckerberg.

Non è questa la prima volta che la Ftc ha intentato causa nei confronti di Facebook. Avvenne infatti già nel dicembre 2020 per le presunte pratiche anticoncorrenziali. Un processo nel corso del quale anche 48 procuratori generali dello Stato che hanno intentato una causa separata. La Corte Federale aveva respinto questa seconda causa, e lo aveva fatto anche con la prima ma “senza pregiudizio“. E quindi il sistema processuale degli Usa permette di citare nuovamente in tribunale per fattispecie simili.

L’accusa della Ftc e la difesa

La condotta di Facebook ha eliminato i rivali nascenti. Ha inoltre estinto la possibilità che l’esistenza indipendente di tali concorrenti consenta ad altre piattaforme Internet di superare le sostanziali barriere all’ingresso. Ostacoli alla concorrenza che proteggono la posizione di monopolio“, si legge nella denuncia.

Facebook a sua volta si è difesa in una dichiarazione rilasciata giovedì. Qui si afferma che “non esistono premesse valide per affermare l’esistenza di un monopolio“. Una conclusione alla quale, si sostiene, si era giunti già dopo la prima causa. “Questo non è cambiato“, aggiunge la piattaforma. Secondo cui la Ftc “ha scelto di continuare questa causa senza merito“.

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