Draghi, non solo crisi: “Più gas da Algeria, ora sblocchiamo il grano”

Non solo crisi di governo. Nell’attesa di comprendere quale sarà il destino del suo esecutivo, il presidente del Consiglio Mario Draghi continua a lavorare. E in particolare ad occuparsi dei problemi di reperimento dell’energia e delle materie prime in Italia.

Draghi e l’importante annuncio sul gas dell’Algeria

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Il vertice intergovernativo ha confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico“, ha infatti spiegato Draghi da Algeri. Qui ha incontrato il locale presidente, Abdelmadjid Tebboune. “In questi mesi, l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese“, ha ricordato il nostro presidente del Consiglio.

L’annuncio dei 4 miliardi di metri cubi di gas dei giorni scorsi rappresenta una accelerazione rispetto a quanto previsto dagli accordi e anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni“. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi ad Algeri, ricordando che la collaborazione con l’Algeria sarà “nello sviluppo di fonti rinnovabili. In particolare dell’idrogeno verde e dell’energia solare, eolica e geotermica“.

Russia, Europa e grano: il ruolo del governo Draghi

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Altra questione che resta attualissima, oltre a quella del gas, resta quella del grano. E da Algeri sono arrivati aggiornamenti anche su questo fronte. Sebbene, inevitabilmente, il mercato di riferimento sia un altro. “L’Italia è da tempo impegnata in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica“, ha spiegato Draghi.

Il governo italiano si è attivato subito per favorire un accordo tra Russia e Ucraina su questo tema. Gli sviluppi nei negoziati in Turchia della scorsa settimana sono un segnale incoraggiante, che ora deve essere consolidato“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle dichiarazioni al termine del vertice intergovernativo ad Algeri, in Algeria, insieme al presidente Tebboune.

Che cosa l’Europa sta facendo per le forniture di gas

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E nelle stesse ore in cui Draghi affrontava questi argomenti in quel di Algeri, a Bruxelles si muoveva l’intera Europa. La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha infatti firmato un Memorandum d’intesa con l’Azerbaijan sull’alleanza strategica nel campo dell’energia. “L’Unione europea ha deciso di diversificare le proprie forniture rispetto a quelle russe e di passare a partners più affidabili e credibili. E sono felice che l’Azerbaijan sia uno di loro“, ha affermato.

Il Memorandum d’intesa che abbiamo appena firmato rende la nostra alleanza energetica ancora più forte e il suo primo punto dice che raddoppieremo le forniture di gas dall’Azerbaijan all’Unione europea“, ha aggiunto la presidente Ursula Von der Leyen. Fra i punti del Memorandum anche uno sul tema delle rinnovabili e uno in materia di investimenti: “Stiamo investendo 60 milioni di euro di fondi Ue per l’Azerbaijan fino al 2024. Gli investimenti e i piani economici hanno il potenziale di mobilizzare oltre 2 miliardi di euro in ulteriori investimenti“, ha concluso Von der Leyen. Proprio quegli investimenti che ora, con la crisi del governo Draghi, l’Italia spera di non perdere.

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