Cartelle esattoriali, riparte il fisco: ecco le nuove scadenze

Le raccomandate per le cartelle esattoriali ritornano a partire da oggi, mercoledì 1° settembre. Il decreto Sostegni bis, infatti, conteneva la proroga fino al 31 agosto del termine finale di sospensione della notifica degli atti e delle procedure di riscossione. Nonché dei pagamenti delle cartelle e delle rateizzazioni di maggio 2020. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdER) ha pubblicato gli aggiornamenti delle risposte alle domande più frequenti con le novità. E ha spiegato che vengono “rimodulati i termini entro i quali effettuare il pagamento delle rate 2020 e mantenere i benefici della ‘Rottamazione-ter’. Per quelle del 2021 c’è tempo fino al 30 novembre.

Cartelle esattoriali, un mese di tempo per saldare le rate relative agli atti sospesi a partire da febbraio 2020

È inoltre prevista, sempre da oggi, la ripresa delle attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione. Nonché delle procedure di riscossione, cautelari ed esecutive, che non potranno essere iscritte o rese operative fino alla fine del periodo di sospensione. I contribuenti avranno un mese di tempo (entro il 30 settembre) per saldare le rate relative agli atti sospesi a partire dal 21 febbraio 2020 per le zone rosse e dall’8 marzo 2020 per il resto d’Italia. Si stima che i ruoli sospesi siano tra 20 e 25 milioni e la prima tranche di ripresa delle notifiche dovrebbe consentire lo smaltimento di circa 4 milioni entro la fine dell’anno (a partire da quelle in scadenza). A questi numeri si dovrebbero aggiungere i nuovi atti, in attesa di essere notificati, che dovrebbero essere circa 60 milioni.

La richiesta da parte del viceministro dello Sviluppo Economico

Da oggi, quindi, “riparte l’attività di riscossione dell’Agenzia dell’Entrate e saranno dunque inviate agli italiani le cartelle per il recupero dei debiti fiscali che erano stati sospesi a causa dell’emergenza Covid. Occorre un provvedimento urgente per aiutare famiglie e imprese a fare fronte, in un momento così delicato dal punto di vista economico, a queste spese”. Così il viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto.

“Bisogna considerare questo periodo di sospensione”, ha aggiunto Pichetto, “come un corpo a sé stante rispetto a tutto il resto. E prevedere dunque un trattamento separato dall’ordinario sistema fiscale. Come ad esempio la possibilità da parte del contribuente di fruire di una rateizzazione di quanto dovuto, prevedendo un contenuto tasso di interesse, con la facoltà di optare anche per il pagamento immediato, con relativi benefici, quali uno sconto sull’ammontare da pagare. Si tratta di una misura necessaria per venire incontro alle esigenze di famiglie e imprese. Un ulteriore impegno per il Paese di fronte al quale tutta l’economia ne può trarre vantaggio”.

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