Stati generali della Natalità, al via la terza edizione

Ha preso il via a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, il primo dei due giorni della terza edizione degli Stati generali della Natalità, un evento dedicato all’analisi dello stato di salute demografico dell’Italia, che vive il più grave calo di nascite degli ultimi 160 anni. Ad aprire l’evento il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, con i consueti saluti istituzionali realizzati con la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. Il ministro, in un videomessaggio, ha dichiarato: “La stima dell’impatto demografico sulla scuola per il prossimo anno scolastico è di 130mila studenti in meno”.

Valditara ha sottolineato come a rendere il fattore ancora più preoccupante “è che questo è il dato più recente di calo progressivo degli ultimi anni. L’effetto dell’andamento demografico nei prossimi 10 anni si sentirà di più nella scuola secondaria di secondo grado, dove potremmo perdere circa 500mila studenti; nella scuola secondaria di primo grado il calo sarà di quasi 300mila alunni; nella Scuola primaria di circa 400mila scolari; nella Scuola dell’infanzia, se si mantiene questa tendenza, il calo previsto e’ di oltre 156mila bambini”.

Bambino
Bambino | Pixabay @picjumbo_com

Le parole di Roccella

La ministra Roccella, nel suo intervento, ha provato a ragionare sulle possibili cause, conseguenze – ed eventuali soluzioni – che mettono a rischio la natalità, e che riguardano le pari opportunità. Per questo, “è importante che il mio ministero si chiami pari opportunità, famiglia e natalità perché sono tre elementi strettamente collegati che disegnano un programma di governo”. L’obiettivo della ministra è quello di agire per sostenere il lavoro femminile, con quanti più provvedimenti possibili, ma non solo. Anche “la conciliazione vita-lavoro, quindi creare un ambiente di lavoro favorevole alla maternità e paternità, e ovviamente sostenere la famiglia attraverso tutti i provvedimenti considerando come fondamentale il criterio dei figli”.

Parlando di quanto fatto, Roccella ha sottolineato che sull’aumento dei mutui, già nella prima legge di bilancio si è cominciato a finanziarne di agevolati. “Stiamo intervenendo sui trasferimenti diretti attraverso l’aumento dell’assegno unico che abbiamo aumentato in modo sensibile, del 50% e per le famiglie numerose, dal quarto figlio in poi con una maggiorazione forfettaria strutturale. Poi, attraverso il provvedimento che ha sostituito il reddito di cittadinanza che non era strutturato sui figli e invece oggi è molto mirato ad aiutare le famiglie con i figli, contrastando la povertà infantile”.

Bambino sul tappeto
Bambino sul tappeto | Pixabay @thedanw

Conclusioni

Per quanto concerne i congedi parentali, un argomento molto caldo che divide e si differenzia da Paese a Paese, Roccella ha dichiarato che anche questi, fin dalla prima legge di bilancio, sono stati incrementati. “Sono per uomini e per donne. Bisogna però intervenire sulla cultura della paternità, e per questo bisogna valorizzare il ruolo delle mamme. I padri sono fondamentali nell’accompagnare la maternità, perché oggi le dimissioni le danno le donne e i congedi li prendono ancora in stragrande maggioranza le donne”. È da qui, per questo, che bisogna intervenire. A questa terza edizione degli Stati Generali, dal titolo “Sos-Tenere#quota500mila”, sono attesi anche Papa Francesco e Giorgia Meloni, che prenderanno parte all’evento venerdì 12 maggio. 

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