Il nuovo geniale progetto
del collettivo newyorkese MSCHF

Il collettivo artistico newyorkese MSCHF ha acquistato un disegno originale di Andy Warhol per 20mila dollari e lo sta vendendo ad un fortunato acquirente per soli 250 dollari. Sembra tutto piuttosto bizzarro, e così è. Infatti, l’opera d’arte di Andy Warhol è venduta ad un prezzo bassissimo assieme ad altre 999 copie di alta qualità create dal collettivo. Le riproduzioni, tra l’altro, sono così ben fatte che anche i creatori non riescono a distinguerle.

MSCHF, il progetto “Museum of Forgeries”

Per il progetto, battezzato dal collettivo con il nome di “Museum of Forgeries“, i membri di MSCHF hanno acquistato un autentico disegno a penna di Warhol del 1954. L’opera è intitolata “Fairies” e il collettivo ha utilizzato una tecnologia digitale e un braccio robotico per ricreare i tratti esatti dell’artista. Tutto questo prima di utilizzare calore, luce e umidità per invecchiare artificialmente la carta.

 

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Avendo mischiato i 999 falsi con l’unico originale, gli artisti di MSCHF ora sostengono di non riuscire più a individuare l’opera di Warhol. Da ieri, lunedì 25 ottobre, i collezionisti possono acquistare una delle copie, intitolata “Possibly Real Copy of Fairies by Andy Warhol” per 250 dollari. Tra queste, dunque, si nasconderebbe anche il disegno originale del valore di 20mila dollari. Se tutti i pezzi di questo incredibile progetto saranno venduti, il collettivo newyorkese guadagnerà più di 12 volte di quello che pagato il disegno originale.

Il gruppo, formato da circa 20 artisti, crede che chiunque acquisterà il Warhol originale probabilmente non se ne renderà conto. Nonostante questo, però, hanno ammesso che un esperto potrebbe essere in grado di trovare le differenze, anche se i falsi sono abbastanza buoni da mettere in dubbio in modo permanente la provenienza dell’opera.

La “democratizzazione” di Andy Warhol

Lukas Bentel, Chief Creative Director di MSCHF, ha spiegato, come riportato dalla CNN, che il progetto è nato per rendere l’opera del maestro della pop art accessibile a tutti. Secondo Bentel, infatti, il progetto non sta solo distruggendo il valore di un’opera d’arte, ma ne sta creando una completamente nuova che diventerà di proprietà comune di tutti e mille gli acquirenti. “Acquistare un’opera di Warhol è qualcosa di irrealistico per la maggior parte delle persone. In questo modo lo stiamo democratizzando, permettendo a tutti di avere quello che potrebbe essere un Warhol“.

A questo punto resta solo da vedere se la Fondazione Andy Warhol, che gestisce il patrimonio dell’artista, sarà entusiasta di questa trovata dell’irriverente collettivo newyorkese.

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