La preferenza per cane o gatto può rivelare qualcosa delle proprie idee politiche? Ecco cosa dice lo studio

Lo studio ha incluso un test di associazione implicita (IAT) per misurare le preferenze non dichiarate degli individui verso i cani e i gatti. Questo test ha mostrato che non solo le dichiarazioni esplicite, ma anche le reazioni inconsce. I dati suggeriscono che le inclinazioni politiche potrebbero in effetti avere una radice più profonda, che si estende fino alle nostre scelte quotidiane e persino ai tipi di animali che decidiamo di accogliere nelle nostre case

La preferenza per cane o gatto può rivelare qualcosa delle proprie idee politiche? Un recente studio ha scoperto che l’orientamento politico potrebbe influenzare proprio queste scelte, rivelando una connessione tra la personalità e la preferenza per gli animali domestici.

Il legame tra politica e animali domestici

La ricerca ha esaminato un ampio set di dati per comprendere come l’identità politica possa influenzare la preferenza per i cani rispetto ai gatti. Sebbene questa relazione non sia stata ampiamente esplorata in passato, alcuni studi più recenti hanno suggerito che le inclinazioni politiche potessero avere un impatto su altre aree della vita quotidiana, dalla musica alle abitudini alimentari.

Cane
Cane | pexels @Lum3n – Newsby.it

I risultati dello studio

I ricercatori hanno scoperto che le persone che si identificano come conservatori tendono ad avere un atteggiamento più favorevole verso i cani rispetto ai gatti. I conservatori, infatti, hanno espresso valutazioni più negative nei confronti dei gatti, mentre i cani sono stati generalmente preferiti.

I ricercatori suggeriscono che le caratteristiche che spesso vengono associate ai cani, come la lealtà, la protezione e la conformità, possano rispecchiare meglio i valori conservatori, che enfatizzano la tradizione, la stabilità e l’autorità. Al contrario, i gatti sono spesso percepiti come animali più indipendenti, meno legati alle routine e più solitari, tratti che potrebbero sembrare in contrasto con l’approccio più disciplinato e collettivo spesso associato al conservatorismo.

D’altra parte, chi si identifica come liberale sembra prediligere i gatti. Sebbene i liberali non abbiano espresso un vero e proprio bias negativo verso i cani, le loro preferenze si sono rivelate generalmente più inclini agli animali domestici che esprimono maggiore indipendenza e autonomia, come i gatti. I liberali tendono ad apprezzare tratti come la libertà e la capacità di auto-determinarsi, caratteristiche che rispecchiano maggiormente la personalità di un gatto rispetto a quella di un cane.

Un test psicologico per capire meglio

Lo studio ha incluso anche un test di associazione implicita (IAT) per misurare le preferenze non dichiarate degli individui verso i cani e i gatti. Questo test ha mostrato che non solo le dichiarazioni esplicite, ma anche le reazioni inconsce, indicano una chiara preferenza per il cane tra i conservatori e per il gatto tra i liberali. I dati suggeriscono che le inclinazioni politiche potrebbero in effetti avere una radice più profonda, che si estende fino alle nostre scelte quotidiane e persino ai tipi di animali che decidiamo di accogliere nelle nostre case.

Questi risultati sono affascinanti perché suggeriscono che le preferenze per gli animali domestici possano essere un riflesso delle convinzioni politiche di una persona, rivelando un lato nascosto della psicologia umana.

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