Covid, zona rossa e arancione:
cosa cambierà da domani?

La Sardegna si prepara a dire addio alla zona bianca. Da domani, lunedì 22 marzo, la regione tornerà in fascia arancione e i suoi abitanti dovranno riabituarsi a misure più stringenti. Il Molise, invece, passerà dalla zona rossa a quella arancione: si tratta dell’unica regione in miglioramento in tutta Italia. La decisione è stata presa sulla base dei dati forniti dalla Cabina di regia del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss) sull’andamento dell’emergenza sanitaria. Dall’ultimo monitoraggio è emerso un Rt nazionale stabile a 1.16. L’incidenza, invece, è salita a 264 casi per 100mila abitanti. Aumentano anche i posti occupati in terapia intensiva.

Tutte le regioni in zona rossa e arancione

Dall’ultima ordinanza firmata da Roberto Speranza, il ministro della Salute, emerge una situazione stabile, con molte regioni che resteranno in zona rossa anche la prossima settimana. È il caso della Campania, dell’Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, del Lazio, della Lombardia, delle Marche, della provincia di Trento, del Piemonte, della Puglia e del Veneto. In zona arancione, invece, l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Provincia autonoma di Bolzano, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria, la Valle d’Aosta, la Sardegna e il Molise.

Speranza: “Si torna a correre con le vaccinazioni”

Nel corso di un’intervista a “La Stampa”, Roberto Speranza ha parlato della campagna vaccinale. Il ministro ha spiegato che dopo il via libera dell’Ema al vaccino di AstraZeneca le somministrazioni delle dosi hanno conosciuto un’accelerazione. “So che gli italiani sono provati dalle restrizioni, ma col il decreto Sostegni mettiamo in campo oltre 150mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, specializzandi e specialisti ambulatoriali. In più avremo 19mila farmacie dove ci si potrà vaccinare e fino a 270mila infermieri da coinvolgere nella campagna che, appena avremo più dosi, potrà accelerare l’uscita dall’emergenza”.

Speranza: “AstraZeneca? C’è la massima attenzione”

Per quanto riguarda la vicenda AstraZeneca, Speranza ha posto l’accento sul lato positivo dell’accaduto. “C’è la massima attenzione anche verso eventi rarissimi, perché stiamo parlando di un caso su un milione. Episodi legati da una connessione temporale e non causale. Lunedì il prestigioso Erhlich Institute ha chiesto al governo tedesco di sospendere AstraZeneca perché erano stati rilevati alcuni eventi trombotici rari e l’Ema ha preso tempo fino a giovedì per approfondire. Allora le agenzie regolatorie e i governi dei principali Paesi europei hanno deciso di sospenderne la somministrazione. Io questi fatti non li leggo come un difetto di comunicazione, ma come una scelta di massima attenzione alla tutela della sicurezza di tutti“, sottolinea il ministro.

Impostazioni privacy