Quali regioni rischiano la zona arancione e cosa cambia

Mentre oggi altre 4 regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta) sono entrate in zona gialla, l’indice dei contagi e l’aumento dell’occupazione nelle terapie intensive lascia intravedere già un prossimo cambio di colore. Alcune regioni italiane rischiano infatti di passare in zona arancione nelle prossime settimane.

Le regole per il passaggio in zona arancione

Il passaggio a questa fascia di restrizioni scatta quando l’incidenza settimanale supera i 150 contagi ogni centomila abitanti, ma si tratta di una soglia ampiamente superata in tutte le regioni. Inoltre a decidere lo scatto in arancione anche l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive da parte dei pazienti covid, che deve essere maggiore del 20% e quella nelle aree mediche, maggiore del 30%. Questi tre parametri devono essere raggiunti o superati contemporaneamente.

La situazione italiana e le regioni a rischio

Decisivo sarà il nuovo monitoraggio della cabina di regia, con i dati aggiornati sull’andamento dell’epidemia analizzati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute, previsto per venerdì prossimo.
Ma qual è la situazione oggi e quali sono le regioni a rischio? Occhi puntati sui numeri dei ricoveri. In base agli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati al 9 gennaio, la percentuale media di occupazione delle terapie intensive a livello nazionale è del 17%, con ampie differenze regionali, mentre quella dei posti letto di area medica è del 24%.

Sono diverse le regioni ad essere sotto stretta osservazione. Tra queste la Liguria dove l’occupazione in terapia intensiva è salita al 21%, la provincia autonoma di Trento (29%), il Piemonte (23%), Toscana (20%). A preoccupare è soprattutto la variante Omicron che, secondo Walter Ricciardi, “porterebbe a superare i 300 mila contagi a settimana”.

Le regole nelle regioni in zona arancione

Con le ultime decisioni prese dal governo Draghi, molte differenze tra una zona e l’altra sono scomparse. Inoltre, anche se avverrà il passaggio in zona arancione, le persone vaccinate potranno continuare a godere di alcune libertà. Chi ha il green pass base – ed è quindi vaccinato, guarito dal virus o risultato negativo al tampone – potrà, per esempio, continuare a muoversi anche al di fuori del proprio comune, senza limiti di orario e senza dover giustificare lo spostamento. Chi non è provvisto del certificato dovrà invece tornare ad usare l’autocertificazione e potrà “sconfinare” solo per motivi di lavoro, salute o necessità.

Tra una zona e l’altra cambiano invece le regole per l’accesso ad alcuni negozi. In zona arancione, ad esempio, non basta il certificato base ma serve quello rafforzato per entrare in quelli presenti nei centri commerciali. La regola vale nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi).

 

 

 

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