Vaccini, Crisanti: “La terza dose serve perché la protezione cala”

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L’aumento, anche in Italia, del numero di contagi da Covid-19 dipende soprattutto dalla durata di protezione fornita dai vaccini, motivo per il quale diventa necessaria la terza dose. Ne è convinto Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, intervenuto oggi a margine dell’evento ‘Il tempo della salute’, organizzato dal Corriere della Sera al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Crisanti ha poi spiegato che “la dinamica della trasmissione del Covid dipende da due fattori: il numero di persone protette e dalla durata della protezione”. A chi gli ha chiesto come si immaginasse il prossimo Natale alla luce dell’aumento dei casi, invece ha risposto con un invito. Natale e Capodanno festeggiatelo pure, ma possibilmente tra persone vaccinate e con le precauzioni necessarie”.

Vaccini, Pregliasco: “Obbligo? Strategia più semplice, ma difficile da verificare”

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A margine dell’evento è intervenuto anche Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene generale e Medicina preventiva all’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, che ha parlato di vaccini e quarta ondata. “Ritengo che l’obbligo vaccinale sia la strategia più semplice, anche se non facilmente verificabile. Quindi una sorta di obbligatorietà in senso lato è data dal compromesso del green pass. È l’elemento per garantire maggiore sicurezza e arrivare ad un’adesione”.

La quarta ondata del virus, infine, non ha sorpreso Pregliasco. L’esperto ha infatti parlato di “situazione attesa, quasi fisiologica, perché in questo periodo si concentrano le condizioni che facilitano la diffusione di tutti i virus respiratori. Gli effetti della pandemia vanno visti come un sasso gettato nello stagno”.

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