Una cucina per chi ha fame, a Torino i Lions aiutano i senza fissa dimora

Questa è la prima cucina su un totale di otto per i senza fissa dimora e le famiglie in difficoltà. Attendiamo la realizzazione delle strutture per mettere anche le altre sette. Ci sono circa 40 persone a rotazione, ogni mese cambiano, noi serviamo già adesso la colazione tutte le mattine tramite la fornitura di cibo. Una volta al mese riusciamo a servire la colazione anche di persona – così Mario Blanco, del Lions Club International. Oggi è stata inaugurata in Barriera di Milano, a Torino, la prima cucina donata per il progetto “Una cucina per chi ha fame” – È uno dei motivi di soddisfazione, perché quello che riceviamo è molto di più di quello che diamo. In una di queste visite ci siamo resi conto che non c’erano le cucine e abbiamo fatto un progetto da 40mila euro, di cui 30mila arrivano dalla nostra fondazione“.

L’importanza della nuova cucina

Il progetto è iniziato ad aprile dell’anno scorso ed è stato approvato dal board del Lions Club International ad agosto. Abbiamo iniziato a spendere adesso i 30mila euro ricevuti, allestendo questa cucina e i relativi suppellettili. Quando abbiamo cominciato a servire le colazioni, nel 2016, ci siamo trovati di fronte a una situazione terribile. Le persone avevano sì un tetto sopra la testa per la notte, ma al mattino dovevano andarsene senza poter mangiare alcunché. Ora per fortuna la situazione è un pochino migliorata. Noi portiamo del cibo, per esempio un panino e un frutto di stagione, e un sorriso. Non tutti amano parlare, ma alcune persone sentono la necessità di sfogarsi con qualcuno e raccontare un po’ del proprio vissuto. Credo che sia importante non farle sentire sole“, ha concluso Blanco.

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